Duello tra ettore e achille iliade
Achille
L’Iliade Canto I – Canto II – Canto III – Canto IV – Canto V – Canto VI – Canto VII – Canto VIII – Canto IX – Canto X – Canto XI – Canto XII – Canto XIII – Canto XIV – Canto XV – Canto XVI – Canto XVII – Canto XVIII – Canto XIX – Canto XX – Canto XXI – Canto XXII – Canto XXIII – Canto XXIV Vai alla biblioteca dei testi classici
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Patroclo e Achille
L’Iliade è un poema epico sull’assedio della città di Troia da parte degli Achei per salvare Elena, moglie del re Menelao, che era stata rapita da Paride, il principe troiano. Dopo questo evento, scoppia una guerra tra gli Achei e i Troiani.
In particolare, è la rabbia di Achille, un guerriero greco che decide di rimanere fuori dal conflitto dopo essersi arrabbiato con Agamennone, capo dell’esercito acheo, che gli strappa la sua schiava Briseis.
Agamennone decide di rimandare la popolazione alle loro rispettive case. Tuttavia, l’esodo si ferma quando Agamennone si prepara ad andare in guerra e comincia a elencare le varie navi a loro disposizione per la battaglia.
Canto 3: I giuramenti e Elena sul muroI Troiani e gli Achei si incontrano in battaglia. Paride sfida Menelao a un duello unico. Nel frattempo, Helen assiste al combattimento, poiché è vista come la ricompensa per chi vince la battaglia.
Canto 4: Violazione dei giuramenti e revisione delle truppeGli dei sono riuniti e Zeus vuole cessare i combattimenti. Alla fine, però, decidono che la guerra deve continuare e Atena scende sulla terra sotto mentite spoglie e incita Pandarus a scagliare una freccia contro Menelao.
Ifigenia
Nella mitologia greca, Ettore (dal greco ῞Εκτωρ) era un principe troiano incaricato, nella guerra di Troia, della difesa della città contro le ostilità degli Achei, fino alla sua morte per mano di Achille. Ettore era conosciuto come il domatore di cavalli o l’assassino degli assassini.
I greci attaccano e costringono i troiani a ritirarsi, quindi Ettore deve uscire e guidare il contrattacco. Mentre sta per varcare le porte della città, sua moglie Andromaca, tenendo Astianacte in braccio, lo ferma e lo prega, a nome suo e di suo figlio, di non partire. Ettore sa che Troia e la casa di Priamo sono condannati, e che il loro destino sarà la morte o la schiavitù in una terra straniera. Lui le spiega che non può sottrarsi alla lotta e la consola con il pensiero che nessuno potrà abbatterlo fino alla sua ora.[3] Il luccichio dell’elmo di bronzo spaventa Astianacte e lo fa piangere. Ettore se lo toglie, abbraccia la sua famiglia e prega Zeus che suo figlio possa diventare un signore della guerra e vincere più gloria di lui in battaglia.
Elena di Troia
Nella mitologia greca, Ettore (dal greco ῞Εκτωρ) era un principe troiano incaricato, nella guerra di Troia, di difendere la città dalle ostilità achee fino alla sua morte per mano di Achille. Ettore era conosciuto come il domatore di cavalli o l’assassino degli assassini.
I greci attaccano e costringono i troiani a ritirarsi, quindi Ettore deve uscire e guidare il contrattacco. Mentre sta per varcare le porte della città, sua moglie Andromaca, tenendo Astianacte in braccio, lo ferma e lo prega, a nome suo e di suo figlio, di non partire. Ettore sa che Troia e la casa di Priamo sono condannati, e che il loro destino sarà la morte o la schiavitù in una terra straniera. Lui le spiega che non può sottrarsi alla lotta e la consola con il pensiero che nessuno potrà abbatterlo fino alla sua ora.[3] Il luccichio dell’elmo di bronzo spaventa Astianacte e lo fa piangere. Ettore se lo toglie, abbraccia la sua famiglia e prega Zeus che suo figlio possa diventare un signore della guerra e vincere più gloria di lui in battaglia.