Cose la perifrastica attiva in latino
Esempi perifrastici
Si forma con il participio futuro attivo[1] del verbo coniugato, al nominativo singolare (per le tre persone singolari) e plurale (per le tre persone plurali), più il tempo richiesto dell’ausiliare. Per esempio:
Pret. imperfetto dell’indicativo perifrastico attivo di lego-is-ere legi lectum: poiché è perifrastica attiva dovrò prendere il participio di futuro attivo del lego (radice di supino lect- + -urus-ura-urum) e il pret.imperf. di indic. act. dell’ausiliare sum (eram…); dunque,
Si forma con il participio futuro passivo[2] del verbo che si sta coniugando, in nominativo singolare (per le tre persone del singolare) e plurale (per le tre persone del plurale), più il tempo che ci viene chiesto di usare dell’ausiliare somma. Per esempio:
Futuro imperf. di ind. perifrastica passiva di mitto-is-ere misi missum: (essendo perifrastica passiva, devo prendere il participio futuro passivo del mitto (participio presente mitt- + vocale di unione -e- + -nd- + -us-a-um) e il futuro imperf. di ind. dell’ausiliare sum (ero…); dunque:
Gerundivo latino
Ci sono diversi tipi di frasi passive nella nostra lingua. In questa lezione ne spiegheremo uno: il passivo perifrastico. Chiamato anche passivo analitico, il passivo perifrastico è una frase passiva in cui il verbo “essere” funziona come un verbo ausiliario, in modo che il verbo sarebbe formato seguendo la struttura: “essere + participio verbale del verbo coniugato”:
In questa frase la forma verbale è composta dal verbo “ser” (fue) + il participio verbale di “dirigir” (dirigido), quindi è una frase passiva perifrastica, che riceve questo nome perché è una perifrasi verbale.
Nella frase precedente, grazie al contesto dell’enunciato e al significato che possiamo dedurre dalle parole “bando” e “atracar”, possiamo dedurre che sono stati i ladri a rapinare la banca, anche se non appaiono esplicitamente nella frase (El banco fue atracado por los ladrones ayer por la tarde).
Gerundivo
Quando due verbi si combinano per esprimere un nuovo significato, ha avuto luogo un processo di grammaticalizzazione che ha portato alla nascita di una nuova costruzione verbale, il cui significato non compositivo può conservare tracce dei significati etimologici della costruzione, che lasciano la loro impronta sul significato dell’intera perifrasi.
Le opzioni che sono state considerate per spiegare l’etimologia del verbo latino soleo si possono riassumere in due ipotesi: una che lo mette in relazione con il gotico saljan, ‘stare, alloggiare’ e con il sostantivo latino solum (n.), ‘terreno’; e un’altra che lo mette in relazione con il verbo inchoativo latino suesco, ‘mi abituo’ e con il sostantivo latino sodalis (m.), ‘fratellanza, compagno’.
Un fattore molto importante è il fatto che ognuna di queste ipotesi assume come base di formazione un tema Aktionsart di natura diversa3 , -il primo, un tema iterativo, il secondo, un tema stativo-, che determinerebbe la semantica e la sintassi del verbo in questione, così come la natura aspettuale della perifrasi che costituisce.
P
Abbiamo visto come il latino ha formato i tempi presenti della voce passiva cambiando le terminazioni personali attive con quelle passive. Tuttavia, per i tempi perfetti (passato perfetto, piuccheperfetto, futuro perfetto dell’indicativo e passato perfetto e piuccheperfetto del congiuntivo) il latino usa una formazione perifrastica, simile alla nostra: il verbo copulativo seguito dal participio perfetto del verbo coniugato. Per esempio, nel testo che abbiamo visto:
Il soggetto supino latino termina sempre in -t- o -s-; questo vi aiuterà a riconoscere e distinguere le forme participiali di un verbo: prima delle desinenze di caso della 1ª e 2ª declinazione abbiamo sempre una -t- o una -s-: praemissae, datum, revocati, acta, captus…. Questo è il motivo per cui in spagnolo la maggior parte dei nostri participi finisce in “-ado/ido” che derivano dal suono “d” della “t” intervocalica (amatum >amado).
Il participio praemissae (da praemitto-ere-misi-missum) è al femminile plurale nominativo (con la desinenza -ae della 1ª declinazione), perché il soggetto è il pronome relativo che sostituisce legiones (femminile plurale nominativo).