Quali sono le parole arcaiche
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Lo scopo di questo articolo è analizzare il trattamento che riceve il concetto di arcaismo (grammaticale) nella NGLE. Per questo, si fa prima una differenza tra la norma accademica e quella linguistica, si definisce il concetto di arcaismo e, in seguito, si estraggono alcuni esempi con arcaísmo e arcaico, -a dalla NGLE, seguendo quattro dimensioni: diacronia, sociolinguistica, pragmatica e discorso. La conclusione principale suggerisce un’altra definizione del termine, che probabilmente si adatta meglio alla diversità reale dello spagnolo: un fenomeno grammaticale considerato vecchio, dalla norma accademica, secondo un momento concreto della storia della lingua (dimensione diacronica). Se questo fenomeno appare in una delle altre dimensioni (sociolinguistica, pragmatica e discorsiva) non è un vero arcaismo, secondo la norma linguistica.
En efecto, así ocurre con las locuciones adjetivas del tipo {de + sustantivo en plural}, como de bruces, sencillamente preferida “a la variante de buces y a la ya arcaica de buzos” (NGLE 2025, 30.16m); con el uso de “la forma íos como imperativo plurale de irse” que hoy resulta claramente antigua (NGLE 2025, §4. 13i); con el “sustantivo arcaico placemiento” o placimiento (NGLE 2025, 5.4a); e con otros nombres derivados como anchez, brutez, braveza y clareza; los adjetivos terminados en -ndero (NGLE 2025, §§6. 2g, 6.2.j, 7.9l) o la variante -azgo a la que evoluciona la antigua -adgo en sustantivos como mayoradgo, “que recoge el DRAE como arcaísmos” (NGLE 2025, §6.5k).
Esempi di neologismi
In breve, per dare una definizione chiara, l’arcaismo è “qualsiasi parola o espressione che, essendo stata usata ampiamente e abitualmente, il suo uso è diminuito in frequenza, o è stato sostituito da un nuovo termine o variante”. Oggi sopravvivono nella nostra lingua arcaismi che, sebbene non abbiano un uso parlato abituale, li troviamo in certi contesti o in certe zone (la sopravvivenza delle parole è più facile nelle zone rurali) e in America Latina.
Yantar: mangiare; Cuasi: quasi; Mesmo: stesso; Doquier: ovunque; Aluzar: accendere; Fierro: ferro; Enflacar: assottigliare; Entrambos: entrambi; Escogencia: scelta; Albuznaque: bruto; Adusto: arcigno, scontroso, secco; Antier: l’altro ieri; Baltra: pancia; Barragán: ragazzo non sposato; Talega: fornitura di cibo; Aguaitar: stare in attesa; Fidalgo: hidalgo; Comprero: compratore; Comparancia: confronto; Fermosura: bella; Farina: farina.
Quali sono i neologismi?
Hastial: I pagliai completi che hanno un’aia, hanno, tra l’aia e il pagliaio, un posto con un tetto per proteggerli dalla pioggia e per poter realizzare lavori agricoli come setacciare o battere i legumi a fine stagione: questo posto è l’hastial.
Píndole: gioco per ragazzi. Consiste nel fare un cerchio nel terreno, tra uno e due metri di diametro, in cui si colloca un cilindro di legno con due lati appuntiti; un giocatore, all’interno del cerchio, con un lungo bastone colpisce l’estremità del cilindro con un colpo preciso; il cilindro salta verso l’alto e, allo stesso tempo, gli dà un altro “patancazo” per portarlo fuori dal cerchio il più lontano possibile; un altro giocatore, fuori dal cerchio e con un altro bastone, sarà attento a riportare il cilindro al primo giocatore.
Uta: gioco Uta. Consiste nella uta, che è un cilindro di legno di circa 25-30 cm, dove i giocatori mettono i soldi. Poi ci sono i chitos, che sono pezzi circolari di acciaio. Consiste nel lanciare i chitos, ad una distanza concordata, per abbattere l’uta. Se il giocatore riesce ad abbatterlo, il denaro più vicino al chito che alla uta viene vinto dal giocatore; se rimane del denaro più vicino alla uta che al chito, il chito rimane in gioco.
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Questo articolo studia gli arcaismi grafici nel Diccionario de la lengua castellana dell’Accademia Reale Spagnola. Per farlo studiamo la sesta edizione, che si distingue per la trattazione di questo tipo di forme. Si affrontano le modifiche apportate dalla quinta alla sesta edizione e la loro situazione nelle edizioni precedenti e successive, così come le ragioni che le portarono a realizzarsi in quel momento. Si analizza anche la natura degli arcaismi grafici eliminati (caratteristiche, tipologia, data di comparsa nella lingua e nel dizionario, documentazione testuale, ecc. Viene poi affrontato l’impatto di questa decisione dell’Accademia per la storia della lingua. Si conclude che con questa soppressione l’Accademia ha modernizzato il dizionario e ha fatto un passo avanti verso il suo essere considerato un’opera destinata a offrire la lingua in uso; tuttavia, allo stesso tempo abbiamo perso le informazioni relative alla storia delle parole, che sarebbero tipiche del dizionario come opera didattica.