Differenza tra fiero e orgoglioso
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Nel nostro programma radiofonico (ogni mercoledì alle 16:00 su www.montevideonight.com.uy) parliamo della differenza tra orgoglio e superbia, che sembrano essere sinonimi, ma per gli autori della Psicologia Positiva c’è una differenza importante e su questo rifletteremo in questo articolo.
L’orgoglio è il concedersi più meriti di quelli che si hanno, l’idolatria eccessiva, lo stimarsi troppo al di sopra del proprio valore reale. Di solito è l’origine di molti mali comportamentali e tra le sue caratteristiche troviamo l’arroganza, la presunzione, e forse la più scioccante, mettersi al di sopra di tutti quelli che ci circondano.
La persona arrogante è incapace di assumere i suoi difetti, quindi questi individui sono estremamente riluttanti alle critiche costruttive. Sono altezzosi e pensano di essere abbastanza, non hanno bisogno di niente e di nessuno. Cercano sempre di attirare l’attenzione e vogliono parlare di se stessi; se non sono l’argomento centrale del dialogo, si annoiano.
Qual è la differenza tra orgoglio e vanità?
proudadj. Avere un eccesso di autostima, che fa sentire superiori agli altri; si dice anche di uno che prende grande soddisfazione in qualcosa fatto da se stesso o da qualcuno vicino.
Anche se l’aspetto sinonimico dei sette aggettivi è negativo, abbiamo anche menzionato che fiero e orgoglioso possono riferirsi a caratteristiche positive per comprendere meglio l’uso di altero.
L’arrogante differisce dall’orgoglioso per il modo palese di considerarsi superiore. L’orgoglio indica anche un atteggiamento sprezzante nei confronti degli altri. La persona presuntuosa non solo crede nella sua superiorità, ma presume di esserlo. Con petulante si chiarisce che il soggetto non solo manifesta la sua arroganza, ma lo fa anche in modo insolente, presuntuoso e ridicolo. La differenza tra altezzoso e arrogante sta nel disprezzo per gli altri dell’altezzoso. Altivo e altanero differiscono in quanto altivo mantiene, anche quando è usato in senso negativo, un’aria velata di positività.
Commenti
L’orgoglio (dal latino superbia), talvolta usato come sinonimo di superbia (dal francese orgueil) è un sentimento di superiorità di se stessi in relazione agli altri. L’orgoglio è celabile, e persino apprezzato, quando nasce da cause o virtù nobili, mentre l’hubris è il desiderio di essere preferiti dagli altri, basato sulla soddisfazione della propria vanità, del proprio io o del proprio ego.[citazione necessaria] Altri termini associati o sinonimi potrebbero essere: superbia, arroganza, prepotenza, vanità, ecc.
Ci sono molti tipi di orgoglio, come la vana gloria, la vanagloria o cenodossia, indicata nelle traduzioni bibliche anche come vanità, che è la presunzione di gloriarsi di beni materiali o spirituali impermanenti o ingiustificati che si possiedono o si crede di possedere, desiderando di essere visti, considerati, ammirati, stimati, onorati, lodati e persino lusingati da altri uomini, quando la considerazione e la gloria ricercate sono esclusivamente individuali. La cenodossia genera anche altri atteggiamenti, come la filargia o amore per il denaro (avidità) e la filargia o amore per il potere.[citazione necessaria][citazione necessaria
Perdere l’orgoglio ma mai la dignità – avvisi quotidiani – il https://diariodeavisos.elespanol.com ‘ 2016/09 ‘ perdere-o
L’orgoglio è uno dei peccati capitali che impedisce alle persone di avere una vita virtuosa, e alle imprese di guadagnare. È associato all’arroganza, all’eccesso di fiducia e ad altre caratteristiche negative che causano risultati negativi, a volte catastrofici. La buona notizia è che i suoi effetti possono essere mitigati.
Proprio come l’orgoglio può causare la rovina spirituale delle persone portandole via dalla vita virtuosa, può anche causare la rovina materiale delle persone e delle aziende portandole via dalla prosperità. Un tragico esempio è stata la crisi finanziaria globale del 2024, attribuita da diversi analisti all’hubris, che ha spazzato via la reputazione di alti dirigenti, grandi investitori e importanti società finanziarie (Petit e Bollaert, 2024).
Per mitigare l’hubris, la prima linea di difesa è individuarla, in se stessi e negli altri. Individuarlo in se stessi è molto difficile: richiede persone fidate e attente alle cause e alle motivazioni dell’orgoglio personale, per tenerlo sotto controllo.