Quale complemento risponde alla domanda con che cosa
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Complemento diretto
È stato suggerito di fondere questo articolo o sezione con il complemento di regime. Per maggiori informazioni, vedi la discussione. Una volta fatto il merge del contenuto, richiedi il merge della storia qui. Questo avviso è stato pubblicato il 17 marzo 2025.
Nel caso del Complemento di regime verbale (CRég), la preposizione dipende da quello che è il verbo. In grammatica, si dice che un verbo governa una preposizione, cioè la richiede. Per esempio: dipendere da, contare su, insistere su, parlare di, ecc.
Complemento indiretto
Un complemento preposizionale è una funzione sintattica il cui scopo è completare il significato di certi verbi che richiedono una preposizione obbligatoria. Come suggerisce il nome, questa costruzione consiste sempre in una preposizione e una frase sostantiva o una clausola subordinata.
Come caratteristica speciale, vale la pena menzionare che il complemento preposizionale può essere sostituito da un pronome personale tonico senza modificare o cancellare la preposizione e che, a differenza del complemento circostanziale, non può essere cancellato o sostituito da un avverbio. Inoltre, la sua preposizione è determinata dal verbo, motivo per cui non può essere rimossa senza alterare il significato dell’azione. Come esempio, possiamo citare la frase “occupare la casa”, che cambia il suo significato se diciamo “prendersi cura della casa”.
Il complemento preposizionale può essere riconosciuto da diverse caratteristiche, come la forma (un sintagma introdotto da una preposizione) e la pronominalizzazione (del sintagma nominale che segue la preposizione, sostituendolo con un pronome tonico). Il complemento preposizionale risponde anche alle domande con lo schema preposizione + cosa + verbo: “Di cosa sa? / Sa di fragola”, “Con cosa è accompagnato? / È accompagnato da un contorno di patatine”, “Di cosa è fatto? / “È cioccolato con dulce de leche”.
Esempi di complemento d’umore circostanziale
L’oggetto indiretto (IO) (nella grammatica tradizionale, complemento indiretto) è un costituente sintattico governato da un verbo transitivo, di solito non obbligatorio, la cui interpretazione semantica o referente designato è un destinatario, benefattore o obiettivo dell’azione espressa dal verbo. In termini semplici, si può dire che corrisponde al beneficiario o al deterrente dell’azione del soggetto (caratterizzazione semantica), ed è più spesso una persona che una cosa.
Poiché sia l’oggetto diretto di persone che l’oggetto indiretto di persone possono essere introdotti dalla preposizione a, i due tipi possono essere confusi nell’analisi. Per stabilire di quale tipo di oggetto si tratta, si possono fare diverse prove costitutive, come cercare di passivare la frase o fare una sostituzione per mezzo di pronomi clitici.
L’oggetto indiretto le / les di (1) diventa il se di (2), quando è seguito da un oggetto diretto (DO) di seconda persona formale o di terza persona; cioè, se è seguito da uno dei seguenti pronomi (lo, los, la, las) l’OI si unisce al DO nelle combinazioni indivisibili se lo, se los, se la, se las, dalle forme medievali gelo, gelos, gela, gelas:
Esempi di complemento indiziario
Le preposizioni ‘con, per e per mezzo di’ per le strumentali; e le locuzioni ‘per mezzo di, attraverso, con l’aiuto di, ecc. Ci può essere confusione con il complemento d’agente. E quando lo cambieremo in attivo, vedremo che non è circostanziale.
7.2. Complemento distributivo: Si introduce con ‘by’, specialmente quando ha un quantificatore o un prezzo. I trofei sono stati dati a coppie. Può coesistere con altre circostanze modali, temporali o spaziali, con due valori.
7.3. Complemento di inclinazione e opposizione: Esprime l’oggetto con cui si stabilisce una relazione favorevole o utile, o sfavorevole. Nel caso dell’aiuto, si usa la preposizione “per, a favore di, in o a beneficio di, in aiuto di”. Nell’altro caso, “contro o in opposizione a, in opposizione a, di fronte a o in opposizione a, in opposizione a, ecc.
7.5. Complemento di campo o aspetto: ciò che si dice è circoscritto a un campo o aspetto della realtà a cui si fa riferimento. Da non confondere con il complemento di luogo, che delimita non ciò che viene detto nella frase, ma l’affermazione: