Perche i simboli degli evangelisti di solito hanno le ali
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I quattro evangelisti e i loro simboli per i bambini
Il Leone di San Marco (anche, Leone alato o Leone marziano) è la rappresentazione simbolica dell’evangelista San Marco e prende la forma di un leone alato con un’aureola o nimbo. Di solito è raffigurato con un libro e una spada, tenuti dalle zampe anteriori come elementi complementari.[citazione necessaria] Nell’iconografia cristiana, Giovanni il Leone della Croce è un leone con un’aureola o un nimbo.
Nell’iconografia cristiana, Giovanni Battista è raffigurato con una pelle di cammello, e la frase evangelica della voce che grida nel deserto è stata associata a un ruggito fatto nel deserto. La figura del leone è diventata anche un simbolo del potere della parola dell’evangelista; le sue ali rappresentano l’elevazione spirituale, mentre l’aureola è un simbolo tradizionale del cristianesimo, associato alla santità.[citazione necessaria] Per l’araldica, il leone è un simbolo del potere della parola dell’evangelista.
Per l’araldica, il leone alato ha anche rappresentato la maestà e il potere (soprattutto in quelle raffigurazioni dove appare con la coda alzata). Il libro è associato alla saggezza e alla pace, e l’aureola del leone alla pietà. La spada rappresenta la forza, ma è anche il simbolo della giustizia. Questi elementi riflettono i valori civili e religiosi con cui la città di Venezia si è identificata.[citazione necessaria] L’aureola del leone è un simbolo della città.
Simbolo dell’evangelista Luca
Penso che sia sempre importante avere una presenza visiva di ciò di cui stiamo parlando, così mi è venuto in mente che a Vicenza abbiamo una magnifica riproduzione dei quattro evangelisti nel portale della chiesa di San Lorenzo. Ammetto che per vederli dobbiamo aguzzare un po’ la vista, ma ne varrà certamente la pena. Eccoli lì, scolpiti nei quattro angoli dell’entrata principale, ognuno con il suo simbolo: un uomo (o un angelo) per San Matteo, un bue per San Luca, un leone per San Marco e un’aquila per San Giovanni. Ma da dove vengono questi simboli e qual è il loro significato?
Nel tentativo di contrastare la diffusione dei vangeli apocrifi e delle eresie che minacciavano la fede cattolica, il vescovo ha ribadito con fermezza che i vangeli sono solo quattro, come le quattro creature viventi dell’Apocalisse.
A questo punto, è chiaro che manca qualcosa. Abbiamo capito che il mistero della vita di Cristo è stato riletto attraverso le quattro creature viventi, ma come si arriva all’associazione di ciascuna di esse con un evangelista preciso?
Immagini dei 4 evangelisti e dei loro simboli
Penso che sia sempre importante avere una presenza visiva di ciò di cui stiamo parlando, così mi è venuto in mente che a Vicenza abbiamo una magnifica riproduzione dei quattro evangelisti nel portale della chiesa di San Lorenzo. Ammetto che per vederli dobbiamo aguzzare un po’ la vista, ma ne varrà certamente la pena. Eccoli lì, scolpiti nei quattro angoli dell’entrata principale, ognuno con il suo simbolo: un uomo (o un angelo) per San Matteo, un bue per San Luca, un leone per San Marco e un’aquila per San Giovanni. Ma da dove vengono questi simboli e qual è il loro significato?
Nel tentativo di contrastare la diffusione dei vangeli apocrifi e delle eresie che minacciavano la fede cattolica, il vescovo ha ribadito con fermezza che i vangeli sono solo quattro, come le quattro creature viventi dell’Apocalisse.
A questo punto, è chiaro che manca qualcosa. Abbiamo capito che il mistero della vita di Cristo è stato riletto attraverso le quattro creature viventi, ma come si arriva all’associazione di ciascuna di esse con un evangelista preciso?
Simbolo di San Matteo Evangelista
I significati dei simboli crebbero nel corso dei secoli, con una prima formulazione da parte di Girolamo, [5] e furono pienamente espressi da Rabanus Maurus, che stabilì tre strati di significato per le bestie, rappresentando in primo luogo gli evangelisti, in secondo luogo la natura di Cristo. e in terzo luogo, le virtù richieste ad un cristiano per la salvezza: [6] Questi animali possono essere stati originariamente visti come rappresentanti le forme più alte dei vari tipi di animali, cioè l’uomo, il re della creazione come immagine del creatore; il leone come re degli animali da preda (carnivori); il bue come re degli animali domestici (erbivori) e l’aquila come re degli uccelli.
I simboli dei quattro evangelisti sono rappresentati qui nel Libro di Kells. Le quattro creature alate simboleggiano, dall’alto in basso, da sinistra a destra, Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Quando Cristo è circondato, la figura dell’uomo appare di solito in alto a sinistra, sopra la mano destra di Cristo, con il leone sul braccio sinistro di Cristo. Sotto l’uomo c’è il bue e sotto il leone l’aquila. Questo riflette sia l’idea medievale dell’ordine della natura “nobile” delle bestie (uomo, leone, bue, aquila) sia il testo di Ezechiele 1:10 . A partire dal XIII secolo il suo uso cominciò a declinare, poiché entrò in uso una nuova concezione di Cristo in Maestà, che mostrava le ferite della Passione. [7] A volte, nei ritratti degli evangelisti, sembrano dettare all’evangelista che scrive.