Che cose laccelerazione in fisica
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Tipi di accelerazione
Ora facciamo l’importante ipotesi che l’accelerazione sia costante. Questa assunzione ci permette di evitare di usare il calcolo per trovare l’accelerazione istantanea. Poiché l’accelerazione è costante, le accelerazioni medie e istantanee sono uguali, cioè
L’equazione v-=v0+v2v-=v0+v2 riflette il fatto che, quando l’accelerazione è costante, v-v- è solo la semplice media delle velocità iniziale e finale. La figura 3.18 illustra graficamente questo concetto. Nella parte (a) della figura, l’accelerazione è costante e la velocità aumenta ad un tasso costante. La velocità media durante l’intervallo di 1 ora tra 40 km/h e 80 km/h è di 60 km/h: v-=v0+v2=40km/h+80km/h2=60km/h.v-=v0+v2=40km/h+80km/h2=60km/h.
L’aereo atterra con una velocità iniziale di 70,0 m/s e rallenta fino a una velocità finale di 10,0 m/s prima di dirigersi verso il terminal. Si noti che l’accelerazione è negativa perché la sua direzione è opposta alla velocità, che è positiva.
La velocità finale è molto più bassa di quella iniziale, come si desidera quando si frena, ma è ancora positiva (vedi figura). Con i motori a reazione, la spinta inversa può essere mantenuta abbastanza a lungo da fermare l’aereo e farlo muovere all’indietro, il che è indicato da una velocità finale negativa, ma non è questo il caso.
Accelerazione negativa
Quando si studia il comportamento di un corpo in movimento, si scopre spesso che non mantiene una velocità costante. Il fatto che un corpo possa aumentare il modulo della sua velocità (noto anche come velocità o celerità) mentre si muove è ciò che è noto nella vita quotidiana come accelerazione. Quando il modulo di velocità diminuisce, si parla di frenata. Entrambi i tipi di movimento sono studiati in fisica dalla stessa grandezza: l’accelerazione. In questa sezione daremo una prima approssimazione di ciò che si intende in fisica per accelerazione. Se volete approfondire, non esitate a consultare livelli più avanzati.
Per esempio, diciamo che un’auto che aumenta la sua velocità da 90 km/h a 120 km/h sta “accelerando”. Ma diciamo anche che un’auto sta accelerando se diminuisce la sua velocità da 70 km/h a 40 km/h. Questa accelerazione, che è responsabile della variazione del modulo della velocità (chiamata anche velocità o celerità), si chiama accelerazione tangenziale.
D’altra parte, in fisica diciamo anche che un corpo ha un’accelerazione quando cambia la direzione del suo movimento. Così, un ciclista che prende una curva ha un’accelerazione, indipendentemente dal fatto che la velocità indicata sul suo contachilometri non cambia. Perché? Il ciclista sta viaggiando lungo un percorso circolare, e quindi la direzione del vettore velocità cambia mentre percorre la curva, indipendentemente dal suo modulo (che è misurato dal contachilometri). Questo tipo di accelerazione, che è responsabile del cambiamento della direzione della velocità, si chiama accelerazione normale o centripeta.
Formula di accelerazione in fisica
Ci sono molti rami in cui la parola accelerazione ha significati particolari, anche se di solito mantiene la sua essenza. Nel campo della fisica, per esempio, la parola accelerazione ha un significato leggermente diverso da quello dato sopra. In questa scienza, è un vettore di quantità definito dal tempo che impiega un oggetto per cambiare la sua velocità.
In medicina, l’accelerazione ha un’altra varietà di significati. In termini di invecchiamento, corrisponde all’avanzamento della crescita mentale o alla realizzazione oltre l’età media. In un contesto medico più generale, si riferisce allo stato di essere accelerato.
Si dice che un oggetto è uniformemente accelerato quando la sua velocità cambia della stessa quantità a intervalli di tempo uguali. Cioè, quando un oggetto ha un’accelerazione costante, la sua velocità cambia in un intervallo costante. La sua velocità è la stessa nel tempo.
Un oggetto ha un’accelerazione variabile se la sua velocità cambia in modo diseguale in diversi intervalli di tempo. Questa accelerazione può cambiare in grandezza o in direzione, o in entrambi i parametri allo stesso tempo. Gli intervalli di tempo in cui le variazioni di accelerazione non hanno un limite minimo o massimo di grandezza o di durata.
Esempi di unità di accelerazione
L’accelerazione è la grandezza fisica che misura il tasso di variazione della velocità rispetto al tempo. Le unità per esprimere l’accelerazione saranno unità di velocità divise per unità di tempo (di solito in unità del Sistema Internazionale).
L’accelerazione istantanea, che per le traiettorie curve è presa come un vettore, è la derivata della velocità (istantanea) rispetto al tempo in un dato istante (in due istanti vicini ma diversi il valore può cambiare molto):
Poiché la velocità istantanea v è a sua volta la derivata del vettore posizione r rispetto al tempo, ne consegue che il vettore accelerazione è la derivata seconda rispetto alla variabile tempo:
{{displaystyle {a} ={frac {d}{mathbf {v}}={frac {d}{dt}}(\left}Vert \mathbf {v}{right}{mathbf {e}}{t})={frac {d}{left}Vert \mathbf {v} \Direttamente}{dt}{dt}{mathbf {\Direttamente}{mathbf {\Direttamente {e}} _{t}+Vert {v} \{\right}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt}{dt} _{t}}{dt}=a_{t}{mathbf {\hat {e}} _{t}+Vert {v} \({vecchioSimbolo {omega }times {e}}}}