Differenza tra protasi e apodosi

Esempi di apodosi

Un periodo condizionale consiste in due proposizioni, la protasi P e l’apodosi Q. La protasi è una frase che contiene una condizione; l’apodosi è una frase che contiene la conseguenza che si realizza se la condizione è soddisfatta. La protasi suppone un’alternativa che consiste nella realizzazione o non realizzazione della sua proposizione. L’oratore lascia l’alternativa irrisolta, ma chiede all’ascoltatore di procedere, insieme all’oratore, come se una delle alternative fosse realizzata.

La relazione condizionale è espressa principalmente, ma con poche eccezioni nei regni della condizione irreale e performativa, da una frase complessa con topicizzazione in cui P è una clausola subordinata condizionale e Q è una frase indipendente.

La congiunzione condizionale è wáa ‘se’. Si combina con una frase con un verbo dipendente in incompleto o in completativo per formare una frase condizionale. Esempi: wáa yutstale’ ‘se è restaurato’ – wáa utschahe’ ‘se è restaurato’.

Logicamente il terzo caso si colloca tra la condizione reale e la condizione irreale perché l’atteggiamento del parlante sulla verità della protasi è neutro. La stima non è né vera né falsa, il che risulta nella parafrasi ‘Se P è vero Q sarà anche vero’. Questo tipo di condizione è chiamato condizione speculativa o potenziale.