Differenza tra narratore omodiegetico e eterodiegetico
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Differenza tra narratore protagonista e narratore
Che pasticcio! Come dico sempre ai miei studenti, l’importante non è impararli a memoria o sapere come si chiamano. L’importante è sapere quali narratori e punti di vista possiamo adottare quando raccontiamo una storia e, naturalmente, anche imparare a usarli, non saltare le loro “regole” da un paragrafo all’altro.
I narratori esterni, che non sono personaggi della storia ma una voce indeterminata che trasmette la storia, includono il narratore onnisciente, il narratore quasi-omnisciente e il narratore equisciente.
Possiamo trovare tipi di narratori che usano varie forme personali. Per esempio, il narratore epistolare, considerato come un narratore in seconda persona apparente, è un narratore che di solito alterna la prima e la seconda persona. Questo è logico. Quando scriviamo una lettera, è comune che a volte parliamo di noi stessi (usando la prima persona), ma facciamo anche domande al nostro mittente. Quando ci rivolgiamo a lui/lei, usiamo la seconda persona.
Narratore omodiegetico ed eterodiegetico
Nell’immagine, Sherlock Holmes (a destra) e il dottor Watson (a sinistra); illustrazione di Sidney Paget per il racconto The Greek Interpreter di Arthur Conan Doyle. Holmes è un personaggio della storia e anche il narratore principale.
Le caratteristiche principali del narratore onnisciente sono che: espone e commenta le azioni dei personaggi e gli eventi che si svolgono nella narrazione; entra dentro i personaggi e racconta ai lettori i pensieri più intimi che attraversano le loro menti, i loro stati d’animo e sentimenti; possiede il dono dell’ubiquità, dominando tutta la narrazione e sembra sapere cosa succederà nel futuro e cosa è successo nel passato; usa la terza persona singolare o plurale.
Un narratore protagonista è un tipo di narratore che assume un ruolo primario nel racconto di una storia. All’interno della narrazione, il ruolo del narratore è molto importante, poiché è la voce incaricata di trasmettere la storia in questione.
Esempi di narratore eterodiegetico
Il narratore di un testo narrativo è una costruzione dell’autore il cui scopo è guidare la storia e dare la prospettiva con cui si configurerà, quindi forma una strategia discorsiva nella narrazione.
5. Una forma di narratore eterodiegetico è il cosiddetto narratore onnisciente, che corrisponde a colui che ha una conoscenza assoluta degli eventi che si svolgono e dell’interiorità di tutti i personaggi della narrazione.
6. Un’altra forma di narratore eterodiegetico è quella della conoscenza relativa o oggettiva. Questo tipo di narratore conosce solo i fatti oggettivi, cioè non si lascia coinvolgere dall’interiorità o dalla soggettività dei personaggi. Può essere paragonato a una telecamera che registra ciò che accade nella storia. Questo è il tipo di narratore che si trova prevalentemente nei testi giornalistici.
Esempi di narratore omodiegetico
Un punto molto basilare ma a volte necessario, soprattutto se si sta iniziando a praticare la scrittura, è quello di essere chiari sul fatto che il narratore di una storia non è l’autore (materiale) di una storia. La vostra voce non deve essere confusa con la voce che narra la storia del vostro romanzo, ma dovete trovare una voce vostra per il vostro narratore.
Questo è chiaro quando il ruolo di narratore ricade su uno o più personaggi della storia, che devono raccontare la storia con le loro parole, il loro tono e le loro sfumature, ma a volte viene dimenticato quando si sceglie un narratore esterno. Anche in generi come l’autofiction o l’autobiografia, la voce narrante non è quella dell’autore, ma una maschera dietro la quale si nasconde il vero autore in carne ed ossa.
Secondo uno dei padri della narratologia, il critico e teorico letterario francese Gérard Genette, questa formula grammaticale è, in realtà, una conseguenza dell’atteggiamento narrativo scelto. In altre parole, la nostra scelta come scrittori non è tra persone grammaticali (prima, terza…) ma l’uso di una specifica forma grammaticale è il risultato della scelta di una serie di caratteristiche del narratore, che vedremo in seguito.