Differenza tra ipotassi e paratassi
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Cos’è la paratassi
A differenza del modo reciproco della giustapposizione, la coordinazione non usa pause rappresentate nell’ortografia da punti, virgole e altri segni ortografici, ma usa nessi e, a differenza della subordinazione, una delle proposizioni non domina sull’altra e possiede una gerarchia superiore, ma piuttosto entrambe le proposizioni possiedono un’importanza così simile che sono, di fatto, intercambiabili senza che il significato generale della frase composta che formano venga alterato in alcun modo. Per esempio, se diciamo:
È una in cui la stessa cosa viene detta in modi diversi: Ha tirato le cuoia, cioè è morto. Si usano nessi tra virgole, come o, cioè, cioè, id est (abbreviato i. e.), meglio detto.
Esempio di paratassi
Una frase composta o complessa è una frase che ha più di un sintagma verbale o, in altre parole, ha più di un verbo coniugato. Una qualità sintattica formata da due o più frasi semplici che sono state combinate tra loro per mezzo della paratassi o dell’ipotassi (questo può coinvolgere vari nessi o elementi di relazione, congiunzioni, locuzioni congiuntive, avverbi, pronomi relativi, ecc.)
La coordinazione è l’unione in una frase di due o più frasi che hanno lo stesso valore funzionale e sono sintatticamente indipendenti o singole. Pertanto, le frasi coordinate non dipendono l’una dall’altra, ma sono unite allo stesso livello sintattico. Il loro significato è integrato nel significato generale dell’intera frase composta, anche se potrebbero funzionare separatamente come frasi autonome. Esempio:
La giustapposizione è l’unione di più frasi con lo stesso valore sintattico e senza legami tra loro. Così, le frasi giustapposte hanno una relazione di significato che è rappresentata per iscritto dai segni di punteggiatura (virgola, punto e virgola, due punti), [Frase 1] SEGNO DI PUNTUAZIONE [Frase 2], come nel seguente esempio:
Esempi di paratassi in inglese
“La differenza fondamentale tra la favola e la parabola (o esempio) in generale è che la realtà per quest’ultima si scarica come possibilità. Nella favola, la realtà ha senso solo come una delle tante possibilità. E per quanto riguarda la realtà, la favola non ammette modifiche, ma solo funzioni condizionate o incondizionate”.
La favola è l’abbozzo di una verità superiore del mondo nella misura in cui condensa le possibilità del mondo. È proprio lì che si esprime la natura inesauribile del potere (Blumenberg, “From Verisimilitude to Probability”). Un evento non è un avvenimento che può modificare il mondo; al contrario, è ciò che permette modalità di accesso alla stessa domanda. Se parliamo di favola, è perché il mondo fantastico di Ferlosio ne è attraversato. Non è un caso che in ognuno dei suoi romanzi dopo El Jarama, la favola abbia un posto speciale. Anche se non abbiamo avuto il tempo di dire nulla sulla narrativa di Ferlosio nel corso di queste note, quello che vorremmo suggerire è che “letteratura” o “scrittura” sono categorie troppo programmatiche per l’esercizio construens che ci preoccupa. Chiamiamo quest’altra modalità d’iscrizione del possibile una favola.
Etimologia di Parataxis
Stavamo parlando della predilezione di Ferlos per l’ipotassi. Come dimostra la metafora del naufragio, l’ipotassi significa assumere il rischio che comporta scrivere in spagnolo. Questo è il rischio errante nell’esistenza della scrittura: può o non può fallire, può o non può aggirare Capo Horn, può o non può mantenere l’equilibrio (come il nuotatore del frammento di Kafka che ottiene un record nelle gare di nuoto senza sapere veramente nuotare). Vorrei suggerire che ci sono almeno tre ipotesi con cui Ferlosio sceglie di percorrere il cammino dell’ipotassi, anche se senza dubbio ce ne sarebbero sicuramente molte altre. Mi limiterò a questi tre.
“Riprende l’espressione stoica “to hegemonikon” (‘ciò che comanda’, ‘ciò che domina’, per caratterizzare il logos, la parte razionale dell’anima. Così la ragione è (e ho il sospetto che in origine doveva essere solo questo) l’unità di comando, il capitano che deve sottomettere e frustare tutta la disprezzata marmaglia in rivolta delle passioni dell’anima e degli appetiti della carne, fino a metterli al servizio dei suoi fini. “Razionale” sarebbe quello che realizza i suoi progetti. E per il cristiano …. si riferirebbe al disegno della salvezza” (p. 515).