Cose la questione omerica

L’iliade: una nuova traduzione

La cosiddetta questione omerica è il dibattito sull’esistenza del poeta greco Omero. È anche il dibattito sulla vera identità dell’autore dell’Iliade e dell’Odissea, e, sussidiariamente, sulla paternità e la formazione delle opere a lui attribuite.

Nel periodo ellenistico, i grammatici alessandrini Xenon[7] ed Hellanicus[8] conclusero, dalle differenze e contraddizioni di ogni tipo che trovarono tra l’Iliade e l’Odissea, che solo la prima di queste epopee era stata composta da Omero, per cui furono chiamati “corizonts” (o “separatori”). La loro visione fu respinta da grammatici alessandrini più famosi, come Aristarco di Samotracia, Zenodoto di Efeso e Aristofane di Bisanzio.[9] Nel ventesimo secolo continuò ad approfondire l’Odissea.

Nel XX secolo, le idee di Wolf continuarono ad essere esplorate ulteriormente, con il lavoro di Eduard Schwartz[15] e molti altri, fino a diventare una questione praticamente infinita. Tuttavia, poiché l’origine dei poemi nella poesia orale tradizionale è stata universalmente ammessa, la questione omerica ha perso importanza o, in misura minore, è stata drasticamente riformulata.