Cosa sono le metafore e le similitudini

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Simile è un termine che ha origine nella parola latina similis, che si riferisce alla somiglianza. Il concetto, quindi, è usato per stabilire un confronto tra due cose. Per esempio: “Paula ha un’acconciatura simile a quella di un cane cocker, che è molto bella”, “Ho un’auto simile a un frullatore: quando la guido, trema dappertutto”, “State attenti a quei frutti simili alle bacche di rosa canina, perché sono tossici e non si possono mangiare”.

In letteratura, la similitudine è una figura retorica che consiste nel paragonare espressamente una cosa con un’altra, per dare un’idea efficace di una di esse. Nello stabilire il confronto per somiglianza, le caratteristiche simboliche o fisiche dell’uno vengono trasferite all’altro.

Bisogna notare che le similitudini sono anche usate spontaneamente nella vita quotidiana: “Stai attento se esci di notte perché la strada è buia come la bocca di un lupo”, “Fabio è alto e magro come un palo della luce”. In questo contesto, tali paragoni possono avere un tono dispregiativo o servire a sottolineare un’idea o un consiglio, per esempio.