Quando si usa la seconda declinazione in latino

Vocabolario seconda declinazione latino

Questa lezione riguarda la seconda declinazione. Impareremo le sue desinenze di caso, le sue caratteristiche principali e le sue peculiarità. Questa è la declinazione dei soggetti in “o”. Il suo segno distintivo è il genitivo singolare in -i.

Le forme ricordano un po’ quelle della prima declinazione, ma nella seconda declinazione abbiamo soggetti in “o”, quindi la “o” predomina, anche se in alcuni casi ci sono stati cambiamenti fonetici che la nascondono.

Se notate, la vocale “o” appare nel dativo e ablativo singolare domino, nell’accusativo plurale dominos e nel genitivo plurale dominorum, ma nel nominativo e accusativo singolare abbiamo dominus e dominum.

Si scopre che nel latino arcaico le forme per il nominativo e l’accusativo singolare erano “dominos” e “dominom”, ma siccome erano vocali brevi e si trovavano alla fine di una parola, il timbro fu cambiato da “o” a “u” e vennero pronunciate nel latino classico come “dominus” e “dominum”.

Di conseguenza, quando si declinano questi sostantivi insieme a un aggettivo, devono concordare il genere. Dovremmo dire fagus alta (“un faggio alto”) e non *fagus altus, perché l’aggettivo deve essere femminile, in accordo con fagus.