Differenza tra bassorilievo e altorilievo
Rilievo sommerso
-Il soccorso, d’altra parte, deriva anch’esso dal latino. Nel suo caso, è il risultato della somma di due componenti chiaramente delimitate: il prefisso “re-“, che significa “indietro”, e l’aggettivo “levis”, che può essere tradotto come “di poco peso”.
Le sculture in bassorilievo si sviluppano evidenziando i contorni di una figura. Il muro è anche spesso abbassato per ottenere un effetto visivo tridimensionale. Come risultato del bassorilievo, le figure sporgono leggermente dallo sfondo dell’opera.
Tuttavia, non bisogna trascurare che tra i bassorilievi più importanti ci sono quelli realizzati dai romani nei loro templi quando decisero di optare per il cosiddetto ordine architettonico corinzio, caratterizzato dalle cosiddette foglie d’acanto. In particolare, sono apparsi nei fregi di questi templi.
Al di là del campo della scultura, il bassorilievo appare nella scultura del legno, nella timbratura delle monete e persino nella fotografia (attraverso la manipolazione del negativo e del positivo della stessa immagine).
Esempi di alto rilievo
I rilievi sono tecniche scultoree in cui forme modellate o scolpite sono messe in evidenza su una superficie piana. Ma a differenza delle normali sculture, che sono scolpite per denotare la profondità e il volume naturale di un corpo, questi rilievi sono caratterizzati dall’essere integrati in un muro o in un piano.
Ci sono due tipi principali di rilievo: basso rilievo e alto rilievo. Il basso rilievo consiste nel lasciare che le figure sporgano dallo sfondo per meno della metà della loro profondità reale, rendendo la figura un po’ appiattita, cioè priva di profondità.
Per disegnare in rilievo su un piano è bene seguire alcuni passi che faciliteranno il processo. Per prima cosa, preparate un modello, o uno schizzo di ciò che volete fare, dalla maggior parte delle sue viste in modo che quando fate il rilievo non vi allontanate troppo dall’obiettivo.
Rilievo medio
Il bassorilievo (detto anche bassorilievo)[1] è una tecnica scultorea per l’intaglio di immagini o iscrizioni sui muri. Si ottiene evidenziando i bordi del disegno, abbassando il muro e intagliando le figure che sporgono leggermente dallo sfondo, ottenendo così un effetto tridimensionale.
Questa tecnica fu concepita e ampiamente utilizzata con maestria nell’Antico Egitto, dove, una volta eretti i muri e i piloni dei templi, un artista esperto, ben versato nel canone del profilo e delle proporzioni sacre, procedeva a disegnare il perimetro delle figure e i tratti principali, compresi i geroglifici che descrivevano la scena; una volta abbassato il contorno e scolpito l’interno delle figure, il tutto veniva dipinto con colori brillanti.
Il bassorilievo è anche una tecnica fotografica che consiste nel copiare, per ingrandimento o per contatto, le immagini positive e negative dello stesso soggetto, leggermente decentrate, per ottenere un’immagine con una linea di confine, simile a un bassorilievo illuminato lateralmente. Bassorilievo è anche il nome dato a forme o figure che si staccano leggermente dal piano generale, scolpite su tavole di legno o realizzate in lavori di fustellatura su monete.
Arte in alto rilievo
A differenza delle sculture rotonde (che sono scolpite riproducendo il loro rilievo o profondità naturale), i rilievi sono generalmente integrati in un muro o, nel caso dell’arte mobile, nel supporto che li incornicia.
I rilievi sono molto comuni, soprattutto come decorazione esterna di edifici monumentali come i templi. Il fregio dell’ordine corinzio è spesso decorato con bassorilievi, mentre alti rilievi possono essere visti sui frontoni dei templi classici, come il Partenone.
I rilievi possono essere utilizzati per rappresentare una scena isolata o essere parte di una sequenza narrativa. Nonostante i limiti tecnici imposti dalla loro terza dimensione ridotta, il dettaglio con cui sono scolpiti può arrivare a mostrare i particolari della muscolatura.
I tipi di rilievi dipendono dal modo in cui le figure rappresentate sono attaccate al muro che le contiene e dal modo in cui la profondità è ridotta per rappresentare la terza dimensione; e quindi, da quanto il punto di vista da cui sono contemplati è limitato alla frontalità. Più il rilievo è “alto”, meno la profondità è ridotta e più le figure sono scolpite in tutto il loro contorno, tranne la parte che è attaccata allo sfondo, in modo che la contemplazione sia possibile da diversi punti di vista; più il rilievo è “basso”, più la profondità è ridotta e meno il contorno è scolpito, in modo che i punti di vista per la contemplazione siano limitati al frontale.