Quando una funzione e trascendente
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Esercizi risolti sulle funzioni trascendenti
Una funzione trascendente è una funzione che non soddisfa un’equazione polinomiale i cui coefficienti sono essi stessi polinomi; questo è in contrasto con le funzioni algebriche, che soddisfano una tale equazione.[1] In altre parole, una funzione trascendente è una funzione che trascende l’algebra nel senso che non può essere espressa in termini di una sequenza finita di operazioni algebriche di addizione, sottrazione ed estrazione di radici. Una funzione di una variabile è trascendente se è indipendente in senso algebrico da quella variabile.
Il logaritmo e la funzione esponenziale sono esempi di funzioni trascendentali. Il termine funzione trascendente è spesso usato per descrivere le funzioni trigonometriche, cioè seno, coseno, tangente, cotangente, secante e cosecante.
L’operazione di calcolo della funzione primitiva (o integrale indefinito) di una funzione algebrica è una fonte di funzioni trascendenti. Per esempio, la funzione logaritmo è nata dalla funzione reciproca nel tentativo di calcolare l’area di un settore iperbolico. Così l’angolo iperbolico e le funzioni iperboliche senh, cosh e tanh sono tutte funzioni trascendenti.
Funzioni algebriche e trascendentali
Per esempio, una funzione algebrica di una variabile x è una soluzione y all’equazione . dove i coefficienti a(x) sono funzioni polinomiali di x. Una funzione che non è algebrica si chiama funzione trascendentale.
Le funzioni sono classificate dai loro grafici, dalle operazioni per ottenere i loro valori e dall’associazione tra dominio e intervallo. Vediamo la classificazione secondo le operazioni per ottenere i loro valori.
Una funzione matematica (chiamata anche semplicemente funzione) è la relazione tra una quantità e un’altra, quando il valore della prima dipende dalla seconda. Entrambe le grandezze sono variabili, ma si fa una distinzione tra: Variabile dipendente.
Il limite di una funzione è un concetto fondamentale dell’analisi matematica applicata alle funzioni. Intuitivamente, il fatto che una funzione f raggiunge un limite L in un punto c significa che, prendendo punti sufficientemente vicini a c, il valore di f può essere tanto vicino a L quanto desiderato. …
Limiti trigonometrici Ricordiamo che il limite L di una qualsiasi funzione y=f(x), trigonometriche comprese, quando x tende a un valore a, è il valore che la y o la funzione si avvicina (o assume) quando x assume valori molto vicini ad a senza mai coincidere con quel valore di a.
Funzioni trascendenti trigonometriche
Una funzione trascendente è una funzione che non soddisfa un’equazione polinomiale i cui coefficienti sono essi stessi polinomi; questo è in contrasto con le funzioni algebriche, che soddisfano una tale equazione.[1] Si dividono in trascendenti elementari e superiori. I primi sono quelli che possono essere espressi per mezzo di un numero finito di operazioni di addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, radicazione, alimentazione a esponenti reali costanti e logaritmo; esempi:
Il logaritmo e la funzione esponenziale sono alcuni esempi di funzioni trascendentali. Il termine funzione trascendente è spesso usato per descrivere le funzioni trigonometriche poiché sono anche funzioni trascendenti, cioè seno, coseno, tangente, cotangente, secante e cosecante.
Una funzione che non appartiene all’insieme delle funzioni trascendentali si dice che è una funzione algebrica. Esempi di funzioni algebriche sono le funzioni razionali e la funzione radice quadrata.
L’operazione di calcolo della funzione primitiva (o integrale indefinito) di una funzione algebrica è una fonte di funzioni trascendentali. Per esempio, la funzione logaritmo è nata dalla funzione reciproca nel tentativo di calcolare l’area di un settore iperbolico. Così l’angolo iperbolico e le funzioni iperboliche senh, cosh e tanh sono tutte funzioni trascendenti.
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Funzione trascendentale. È una funzione che non soddisfa un’equazione polinomiale i cui coefficienti sono essi stessi polinomi; questo è in contrasto con le funzioni algebriche, che soddisfano una tale equazione. In altre parole, una funzione trascendente è una funzione che trascende l’algebra nel senso che non può essere espressa in termini di una sequenza infinita di operazioni algebriche di addizione, sottrazione ed estrazione di radici. Una funzione di una variabile è trascendente se è indipendente in senso algebrico da quella variabile.
Il logaritmo e la funzione esponenziale sono esempi di funzioni trascendentali. Il termine funzione trascendente è spesso usato per descrivere le funzioni trigonometriche, cioè seno, coseno, tangente, cotangente, secante e cosecante. Una funzione che non è trascendente si dice algebrica. Esempi di funzioni algebriche sono le funzioni razionali e la funzione radice quadrata. L’operazione di calcolo della funzione primitiva (o integrale indefinito) di una funzione algebrica è una fonte di funzioni trascendentali.