Quali sono le figure retoriche tanto gentile e tanto onesta pare

Il cibo del drago risponde

Per quell’ora beata, per l’oblio celeste del mondo, di me stesso, dei miei mali; per l’alto piacere che la mia anima approva, al tuo valore divino ti mando questi versi in riconoscenza, o delizia e amore dei mortali!

O valle, dove risuona il mio lamento, fiume che tanto con il mio pianto cresci, fiori selvatici, vaghi uccelli, pesci, che l’uno e l’altro lido verde affronti l’aura dei miei sospiri tutti pieni, dolce sentiero che oggi mi sembri amaro, alchor che tante volte mi hai rallegrato e ora mi provochi così profondo dolore! Tutti voi siete quello che eravate, ancora; non io, guai a me, che sono stato così felice

bruciato? La sua leggera andatura non era umana, ma angelica e volante; non sembrava mortale, ma dea; e guardandola così sola, così bella, modesta e pudica, giurai di essere un amante immortale.

Chi sapeva Laura Era il giorno in cui il sole si mise un velo per piangere la morte del suo Creatore, Quando ero legato con forte catena i vostri soli, che eclissano quello del cielo2. Era in tempo, e sono andato senza dubbi