Qual e la differenza tra modi finiti e indefiniti
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L’infinito è nel finito di ogni istante significativo.
L’articolo presenta una lettura ravvicinata della “Lettera 12” di Spinoza, come accesso privilegiato alla comprensione della sua filosofia. Sottolineiamo l’intima connessione tra l’elaborazione del suo concetto di infinito e l’importanza strategica del lavoro di distinzione nella sua ontologia. Se l’ordine complesso di questa ontologia è il risultato di uno sforzo filosofico per comprendere le distinzioni reali responsabili della diversità interna dell’esistenza, qui sosteniamo che anche il concetto spinoziano di infinito si costituisce attraverso una sequenza di distinzioni necessarie che identificheremo e analizzeremo.
L’articolo presenta una lettura dettagliata della Lettera 12 di Spinoza, come accesso privilegiato per comprendere la sua filosofia. Sottolineiamo che esiste un’intima connessione tra l’elaborazione del suo concetto di infinito e l’importanza strategica del lavoro di distinzione nella sua ontologia. Poiché l’ordine complesso di questa ontologia è il risultato di uno sforzo filosofico per comprendere le distinzioni reali responsabili della diversità interna dell’esistenza, sosteniamo che anche il concetto spinoziano di infinito si costituisce attraverso una sequenza di distinzioni necessarie, che cerchiamo di identificare e spiegare.
Esempi finiti e infiniti
Aristotele pensava che uno dei due ingredienti delle cose (composto da materia e forma), la materia, fosse infinito e indeterminato (che equivale ad amorfo, senza forma); la forma è il principio che dà determinazione ad ogni cosa o sostanza. Ma la materia prima, quella che non ha alcuna forma, è, essendo informe, completamente inosservabile e inconoscibile.
In breve: per i greci, qualcosa, come una statua, per esempio, è perfetto quando è finito, finito, quando è finito, e quindi finito. Il significato etimologico di perfetto (dal latino perfectum) ci dà un’idea di questa finitezza. Perfetto: “completamente fatto, finito e senza difetti”.
La dialettica tra il finito e l’infinito è invertita nel pensiero cristiano. Il finito cade dalla parte di questo mondo; l’infinito, dalla parte del Regno di Dio. È l’inversione platonica del platonismo. Se per Platone le forme o le idee sono finite perché sono perfette, piene, e Dio, il Demiurgo, è solo una mente ordinatrice che prende a modello idee a lui esterne, nel pensiero cristiano, Dio è l’infinito, l’illimitato, perché la limitazione non è più perfezione ma impotenza.
Perché lo spazio è finito e infinito
La metafisica separa l’infinito e il finito come due categorie diametralmente opposte. In realtà, l’infinito e il finito sono dialetticamente legati. L’infinito esiste solo attraverso le forme finite della materia, attraverso il finito. Il mondo materiale, infinito nel tempo e nello spazio, è un insieme di fenomeni finiti in via di sviluppo. Le nozioni di infinito e finito riflettono questo reale concatenamento delle forme della materia in perpetuo movimento. La nozione di finito esprime la limitazione delle cose, dei fenomeni, dei processi concreti nello spazio e nel tempo. La nozione di infinito traduce il carattere illimitato della materia nello spazio e nel tempo. Questa nozione riflette anche la diversità qualitativamente infinita di cose, fenomeni e processi nel mondo materiale. L’infinito è contraddittorio. Comprende tutta la diversità del finito senza essere ridotto a una semplice somma di cose finite, perché l’infinito significa: movimento eterno, cambiamento, morte del vecchio e nascita del nuovo.
Simbolo di indefinito in matematica
La metafisica separa l’infinito e il finito come due categorie diametralmente opposte. In realtà, l’infinito e il finito sono dialetticamente legati. L’infinito esiste solo attraverso le forme finite della materia, attraverso il finito. Il mondo materiale, infinito nel tempo e nello spazio, è un insieme di fenomeni finiti in via di sviluppo. Le nozioni di infinito e finito riflettono questo reale concatenamento delle forme della materia in perpetuo movimento. La nozione di finito esprime la limitazione delle cose, dei fenomeni, dei processi concreti nello spazio e nel tempo. La nozione di infinito traduce il carattere illimitato della materia nello spazio e nel tempo. Questa nozione riflette anche la diversità qualitativamente infinita di cose, fenomeni e processi nel mondo materiale. L’infinito è contraddittorio. Comprende tutta la diversità del finito senza essere ridotto a una semplice somma di cose finite, perché l’infinito significa: movimento eterno, cambiamento, morte del vecchio e nascita del nuovo.