Perche il quadro della madonna di pompei viene chiuso
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Vergine cattiva
La luce in pittura adempie a diversi obiettivi, sia plastici che estetici: da un lato, è un fattore fondamentale nella rappresentazione tecnica dell’opera, in quanto la sua presenza determina la visione dell’immagine proiettata, poiché influisce su certi valori come il colore, la consistenza e il volume; dall’altro, la luce ha un grande valore estetico, poiché la sua combinazione con l’ombra e con certi effetti di luce e colore può determinare la composizione dell’opera e l’immagine che l’artista vuole proiettare. La luce può anche avere una componente simbolica, specialmente nella religione, dove è stata spesso associata alla divinità.
L’incidenza della luce sull’occhio umano produce impressioni visive, motivo per cui la sua presenza è indispensabile per la cattura dell’arte. Allo stesso tempo, la luce è intrinseca alla pittura in quanto è indispensabile alla composizione dell’immagine: il gioco di luci e ombre è la base del disegno e, nella sua interazione con il colore, è l’aspetto primario della pittura, con un’influenza diretta su fattori come la modellazione e il rilievo.[1] L’uso della luce è anche intrinseco alla pittura, in quanto è indispensabile alla composizione dell’immagine: il gioco di luci e ombre è la base del disegno e, nella sua interazione con il colore, è l’aspetto primario della pittura, con un’influenza diretta su fattori come la modellazione e il rilievo.
Madonna nera miracolosa
Per molti cristiani Maria è la Madre Celeste di tutti, e come una buona madre, cerca di soddisfare tutti i bisogni dei suoi figli. Soprattutto come una misteriosa “Madonna Nera” permette alle persone di proiettare su di lei le loro speranze, i loro desideri e i loro bisogni, solo per attirarli più profondamente nei misteri divini.
Tradizionalmente, un’autentica Madonna Nera non è qualcosa che si può semplicemente produrre, è qualcosa che accade ad una comunità quando il cielo ordina che sia così. Innumerevoli leggende meravigliose raccontano delle origini sacre o miracolose di queste immagini. Si dice che più di trenta siano state create dall’evangelista Luca, altre sono state presentate a persone umane da angeli o dalla stessa Vergine Maria; molte sono state trovate quando persone semplici o anche bovini, guidati da forze divine, hanno scoperto statue nascoste nella terra, nelle fontane o negli alberi.
Bisogna fare più ricerche per stabilire come il processo di dare a una statua oscura il titolo ufficiale di “Madonna Nera” abbia funzionato nel corso dei secoli, ma sembra essere un movimento di base. Penso che, proprio come nella Chiesa cattolica i fedeli generalmente acclamano una persona come santa molto prima che la Chiesa dia loro il suo sigillo ufficiale di approvazione, nello stesso modo generalmente miracoloso, le Madonne scure sono acclamate come nere, prima dalla gente semplice e poi da tutta la chiesa.
Vergine nera di Polonia
Era “vergine” anche durante il parto, perché la verginità è tolta solo dal rapporto sessuale, come profetizzava Isa 66,7: “Prima di travagliare, ha partorito; prima che le venissero le doglie, ha partorito un figlio maschio”.
La verginità di Maria ha dunque una dimensione cristologica, come quella di colei che “si è consacrata totalmente alla persona e all’opera di suo Figlio” (LG 56). E ha anche una dimensione ecclesiologica, come Tipo della Chiesa vergine (e sposa fedele) “Perché nel mistero della Chiesa, che giustamente è chiamata madre e vergine, la Beata Vergine Maria l’ha preceduta, mostrando in modo eminente e singolare il modello della vergine e della madre, perché credendo e obbedendo ha generato sulla terra il Figlio stesso del Padre, e questo senza conoscere l’uomo, coperta dall’ombra dello Spirito Santo, come una nuova Eva” (LG 63).
In Maria, la verginità si riferisce a tutto il suo essere, corpo e “cuore”, come apertura totale all’Alleanza sigillata con il sangue di Cristo. Maria partecipa interamente alla “spada” (Lc 2,35) di colui che è il “Verbo”; è dunque “la donna” associata sponsalmente alla stessa “sorte” e all'”ora” di Cristo Sposo (Gv 2,4; 19,26).
I miracoli di Nostra Signora di Montserrat
Fratelli e Sorelle pellegrini, felici di questo pellegrinaggio virtuale, Sulle orme di Padre Pio, oggi visiteremo due luoghi meravigliosi: Il Grande Santuario di Pompei e il Convento di San Marco, non dimenticate di guardare i video e lasciare il vostro prezioso commento.
È nota la fervente devozione che il popolo dell’Italia meridionale professa a diverse figure della fede cristiana, santi e vergini, che per un motivo o per l’altro vengono venerati. Nel caso di Pompei, si tratta della Beata Vergine del Rosario, patrona della città, alla quale hanno dedicato un prezioso santuario che oggi è considerato una Basilica Pontificia.
Lo splendido Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei si trova nella stessa città di Pompei, molto vicino al parco archeologico, a soli 350 metri, raggiungibile a piedi in soli 4 minuti. È anche molto ben servita da tre linee di treni suburbani e dal pittoresco tram.
Il Santuario della Beata Vergine del Rosario è una grande basilica, di 2.000 m² con una capacità di quasi 6.000 persone, che sorge in una grande piazza pavimentata in cubetti di porfido decorata da una fontana al centro circondata da alberi, dedicata al Beato Bartolo Longo, del quale possiamo vedere una statua commemorativa nell’angolo sud-est.