In cosa consiste la teoria eliocentrica
Contenuto
La teoria eliocentrica di Copernico
Durante i secoli XVI e XVII ci fu una rivoluzione scientifica che cercò di rispondere a tutte quelle domande sull’Universo. Era un’epoca in cui prevaleva l’apprendimento e la scoperta di nuovi modelli. I modelli sono stati creati per spiegare il funzionamento del pianeta in relazione all’intero Universo.
È grazie alla fisica, alla matematica, alla biologia, alla chimica e all’astronomia che si è imparato così tanto sull’universo. Quando si parla di astronomia, lo scienziato che spicca è Nicolaus Copernicus. Fu il creatore della teoria eliocentrica. Lo fece sulla base delle osservazioni in corso dei moti dei pianeti. Ha usato alcune caratteristiche della precedente teoria geocentrica per confutarla.
Copernico sviluppò un modello che spiegava il funzionamento dell’universo. Egli propose che il moto dei pianeti e delle stelle seguisse un percorso modellato intorno ad una stella maggiore fissa. Questo è il Sole. Per confutare la precedente teoria geocentrica, usò problemi matematici e pose le basi dell’astronomia moderna.
Nicolaus Copernicus
Fu solo nel XVI secolo, durante il Rinascimento, che un modello matematico pienamente predittivo di un sistema eliocentrico fu presentato dal matematico, astronomo ed ecclesiastico cattolico polacco Nicolaus Copernicus,[2] con la pubblicazione postuma nel 1543 del libro De Revolutionibus Orbium Coelestium. Questo segnò l’inizio di quella che è conosciuta nella storia della scienza come la “rivoluzione copernicana”. Nel secolo successivo, Johannes Kepler estese questo modello per includere le orbite ellittiche. Il suo lavoro fu supportato da osservazioni fatte con un telescopio e presentate da Galileo Galilei.
Eraclide Pontico (IV secolo a.C.) spiegò il moto giornaliero apparente della sfera celeste per mezzo della rotazione della Terra. Si dice che abbia creduto che Mercurio e Venere orbitassero intorno al Sole, che a sua volta (insieme agli altri pianeti) orbitasse intorno alla Terra.[7] Nel XVI secolo, il De revolutionisme fu pubblicato da Galileo Galilei.
Nel XVI secolo, il De revolutionibus orbium coelestium di Nicolaus Copernicus presenta una discussione completa di un modello eliocentrico dell’universo, più o meno come Tolomeo, nel suo Almagesto, aveva presentato il suo modello geocentrico nel II secolo dopo Cristo. Copernico discute le implicazioni filosofiche del suo sistema proposto, lo elabora geometricamente in dettaglio con osservazioni astronomiche selezionate per ricavare i parametri del suo modello e scrive numerose tavole astronomiche che permettevano il calcolo delle posizioni passate e future delle stelle e dei pianeti. Con questo, Copernico ha spostato l’eliocentrismo dalla speculazione filosofica all’astronomia geometrica predittiva; anche se in realtà, non ha previsto la posizione dei pianeti meglio di quanto già facesse il sistema tolemaico.[8] La posizione dei pianeti non era prevista meglio da Copernico che dal sistema tolemaico.
Caratteristiche della teoria eliocentrica
Agli albori della storia, l’astronomia e la conoscenza del sistema solare erano ancora troppo presto. Anche alcune nozioni di base riguardanti la Terra erano ancora inconcludenti a quel tempo. Anche così, la teoria eliocentrica riuscì ad emergere, grazie alla fermezza di alcune importanti figure storiche.
Con l’emergere di questa nuova tendenza, molti miti o false credenze sulla posizione della Terra sono stati demoliti. All’epoca si credeva che il pianeta umano fosse il centro dell’universo, ma questa premessa fu ribaltata dopo l’arrivo di Copernico.
Al tempo del XVI secolo, i recenti progressi dell’astronomia e lo studio dei pianeti continuavano a progredire. In quel periodo, Nicolaus Copernicus rivoluzionò tutto ciò che era stato concepito sull’universo pubblicando la sua nuova opera.
In esso, espone gli elementi fondamentali e le basi scientifiche su cui si basa la sua nuova teoria. Inoltre, la definizione della teoria eliocentrica è stata stabilita ipso facto, sconvolgendo la comunità scientifica.
Teoria eliocentrica e geocentrica
I primi riferimenti alla teoria eliocentrica si trovano nel mondo greco e nella figura di Aristarco di Samo (IV-III secolo a.C.). Questo astronomo fu il primo a sfidare la teoria geocentrica stabilita da Aristotele e stabilì che il Sole era più grande della Terra, che la Terra era più lontana dal Sole della Luna, che le stelle e il Sole erano fissi nello spazio e che tutti gli altri corpi ruotavano intorno al Sole. Tuttavia, la teoria di Aristarco fu pesantemente criticata dai suoi stessi contemporanei e fu gradualmente dimenticata. Allo stesso tempo, la teoria geocentrica di Aristotele e Claudio Tolomeo era la più accettata.