I clan camorristici di napoli
Mafiosi italiani 2023
Governo ItalianoPolizia di Stato Guardia di Finanza Carabinieri Arma Esercito Italiano Governo Federale degli Stati Uniti Drug Enforcement Administration (DEA)Occasionali dispute tra vari clan della camorra.Attività criminali
L’etimologia del termine “Camorra” è piuttosto incerta e aperta a molte interpretazioni, ma la più accreditata è la tesi che “camorra” derivi dal termine dialettale napoletano c’a morra (letteralmente “con il gruppo”, in riferimento ai gruppi di strada che praticavano il gioco popolare della morra, a Napoli), un nome che veniva usato anche per identificare le bande di criminali che controllavano il gioco d’azzardo e la prostituzione nel Regno di Napoli dal 1300 al 1800. [9][10]
Giuseppe Gallo, detto ‘o pazz (il matto), capo del clan Limelli-Vangone, avrebbe contatti con narcotrafficanti colombiani in grado di stringere accordi per l’acquisto di grandi quantità di cocaina, rifornendo vari clan della zona di Napoli.[36][37][38][38][39][39][40][41][42][43][43][43][43][43][43][43][43][44][45][35][35][35][36][36][36][37][37][37][37][37][37]
La cosa nostra
Una situazione aggravata dalla pandemiaCi sono cifre che non hanno bisogno di ulteriori commenti. A Napoli, prima della pandemia, il tasso di abbandono scolastico era intorno al 40%; il 31% dei giovani non studia né lavora; sette giovani su dieci non sono mai stati a teatro o hanno visitato una mostra.La pandemia ha demolito le poche fondamenta rimaste in piedi. E la camorra ha cercato di approfittare della devastazione sociale nei quartieri più poveri per conquistare la gente. “La criminalità è veloce, ha denaro, non ha burocrazia, sa cosa deve fare e ha un incredibile bisogno di consenso”, riconosce Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. Maresca va oltre: “la criminalità organizzata ha investito in questo settore dei poveri, e lo ha fatto per fare proseliti, per legare intere famiglie alla causa mafiosa”.
Carmine giuliano
La polizia italiana ha sequestrato una tonnellata di cocaina proveniente dall’America Latina e ha arrestato più di 100 membri della ‘Ndrangheta, la potente mafia calabrese, che guida il traffico della sostanza.
L’italiano Raffaele Imperiale, uno dei più grandi trafficanti di droga del mondo e membro della mafia camorristica napoletana, è stato arrestato in un’operazione internazionale a Dubai, ha riferito la Guardia di Finanza italiana.
Nel mezzo di un’ondata di calore, l’Italia sta lottando per contenere gli incendi boschivi che imperversano nel paese. Oltre alle alte temperature, ci sono diverse ragioni per cui gli incendi sono diventati un problema serio.
La liberazione anticipata di Giovanni Brusca, condannato tra gli altri per l’omicidio del 1992 del giudice antimafia siciliano Giovanni Falcone, ha causato indignazione in Italia, dove la notizia era su tutte le prime pagine.
L’Italia celebra la cattura in Brasile di Rocco Morabito, considerato uno dei capi della mafia calabrese, la ‘Ndrangheta, e il secondo criminale più ricercato del paese dopo il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
Clan Mancuso
Il terremoto del 1980 non ha aiutato. Infatti, il denaro che doveva essere usato per la ricostruzione è stato utilizzato dalla camorra. La camorra divenne allora una mafia imprenditoriale. La camorra si è impadronita degli edifici di Scampia, “vele di Scampia”. Si è instaurato un clima di traffici, prima il tabacco, poi l’eroina e altro ancora. I mafiosi hanno modificato le strutture dei veli di Scampia per trasformarlo in una roccaforte della droga.
L’organizzazione della camorra è molto particolare. Infatti, è diviso in diversi clan che si accordano tra loro e hanno il loro territorio. Al contrario, la mafia siciliana è organizzata su una struttura piramidale con un solo grande boss e dei sotto-boss. La camorra non ha una vera struttura organizzata, e nessuno è riuscito a unificarla a causa della sua struttura anarchica.
Per continuare i loro affari, come i loro predecessori, usano la paura per controllare parti dei quartieri. Questa guerra è quotidiana e non ci sono regole. L’uso di cocaina è diventato normale e la maggior parte delle persone sono sotto l’influenza della cocaina. Questo consumo rafforza ovviamente la violenza.