Differenza tra suffragette e suffragiste
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Suffragismo
Le differenze tra i due gruppi[8] non erano tanto negli obiettivi che volevano raggiungere, ma nei metodi che applicavano alla loro lotta. Le suffragette non erano passive. Al contrario, le suffragette privilegiarono metodi d’urto o più energici e populisti, tenendo manifestazioni, organizzando proteste e scioperi della fame.[9] Prima della prima guerra mondiale, le suffragette non erano passive.
Prima della prima guerra mondiale, le donne erano generalmente considerate intellettualmente inferiori e incapaci di pensare da sole. Sembrava quindi ovvio come conseguenza che non dovessero rivendicare gli stessi diritti civili degli uomini. Le questioni politiche, in particolare, erano considerate al di fuori della portata dello spirito femminile, ed era quindi impensabile aspettarsi che le donne potessero votare.[10] Durante il XIX secolo, tuttavia, i diritti delle donne non furono sempre concessi allo stesso modo degli uomini.
Tuttavia, durante il 19° secolo, ci furono lenti progressi nei diritti delle donne, come ad esempio: (1) il diritto delle donne sposate di disporre dei propri beni; (2) il diritto di votare in alcune elezioni minori; (3) il diritto di sedere nel consiglio di amministrazione di una scuola; (4) il diritto di non essere sottomesse dagli uomini.
Domande e risposte sulle suffragette
Il suffragio uguale sostenuto dal movimento implica l’abolizione della differenza di diritto di voto basata sul sesso, non esattamente la stessa cosa del suffragio universale, che implica l’abolizione della discriminazione basata sulla razza. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti o il Sudafrica, il suffragio uguale è stato raggiunto prima del suffragio universale.
Nella prima fase, dalla seconda metà del XIX secolo all’inizio del XX secolo, il movimento è stato caratterizzato dalla formazione di numerose associazioni femminili che chiedevano la fine della discriminazione contro le donne (istruzione, lavoro, diritti civili). Una seconda fase, a partire dall’inizio del XX secolo, in cui la richiesta principale fu il suffragio femminile e il movimento assunse un carattere internazionale, talvolta con una certa aggressività.
La Dichiarazione dei diritti della Virginia del 12 giugno 1776, la Dichiarazione d’indipendenza americana del 4 luglio 1776 e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata dall’Assemblea nazionale della Rivoluzione francese il 26 agosto 1789, sono i primi riconoscimenti dei diritti naturali, cioè dei diritti che appartengono all’uomo prima che diventi parte della società, diritti che gli appartengono prima della formazione dello Stato. Nel riconoscimento di queste libertà individuali, metà della popolazione – le donne – è stata dimenticata.
Conseguenze del movimento delle suffragette
Epson, Inghilterra, 1913. Durante una corsa di cavalli, di cui l’aristocrazia britannica è così appassionata, una donna viene sorpresa in mezzo alla pista. È stata investita e uccisa con l’orrore degli spettatori. Si chiamava Emily Davidson e apparteneva all’ala più radicale del movimento delle suffragette. Nella sua lotta per il suffragio femminile, era stata imprigionata in diverse occasioni per aver preso parte ad atti violenti, come rompere le finestre del Parlamento o dare fuoco alle cassette postali. Consapevole che queste azioni non ottenevano risultati tangibili, decise di suicidarsi.
La lotta femminista era appena iniziata. Le classi lavoratrici chiedevano diritti politici esclusi nel nuovo ordine borghese, che aveva sostituito le monarchie assolute. Non accettavano che il voto fosse solo nelle mani di coloro che raggiungevano un certo livello di ricchezza. Tuttavia, l’incipiente movimento operaio non ha preso in considerazione nemmeno le donne. Costituivano “il proletariato del proletariato”.
Suffragismo e femminismo
Questo articolo presenta una rassegna dei contributi del movimento delle suffragette ai metodi di lotta disarmata alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. Analizza la relazione tra questi metodi di lotta e gli obiettivi perseguiti, stabilendo sfumature tra le opzioni di lotta dei suffragisti e delle suffragette. Tenta anche di fare un confronto tra la lotta delle suffragette e la “resistenza passiva”, andando oltre la distinzione fatta nell’articolo di Gandhi sui Satyagrahav. “Resistenza passiva”.
Questo articolo presenta una panoramica dei contributi del movimento di suffragio ai vari metodi di lotta disarmata alla fine del diciannovesimo e all’inizio del ventesimo secolo. Include un’analisi della relazione tra questi metodi di lotta e gli obiettivi perseguiti stabilendo varie opzioni di interpretazione delle lotte dei “suffragisti” e delle “suffragette”. Mira anche a fare un confronto tra la lotta delle suffragette e la “resistenza passiva”, al di là della distinzione fatta nell’articolo scritto da Gandhi su Satyagraha vs.