Differenza tra briseide e criseide
Briseis e patroclo
Poiché Febo Apollo mi toglie Criseisis, la manderò sulla mia nave con i miei amici; e facendo io stesso la strada verso la tua tenda, prenderò Briseis, la bella dalle guance, la tua ricompensa, perché tu sappia quanto sono più potente e un’altra abbia paura di dire che è mia pari e si confronti con me.
Alice Munro narra come solo i grandi fanno, lasciando il lettore con la potente convinzione che dietro le vite apparentemente ordinarie di tutti, ci sono storie affascinanti che meritano di essere raccontate. Questo non è un problema da poco. L’approccio viene dalla distanza più discreta, dagli occhi teneri e sereni di qualcuno che sa cosa muove le persone. Grattando la storia, si intravedono riferimenti molto più profondi, arricchenti, custoditi con cura, senza stridore, senza petulanza.
In Destinazione, Giulietta, insegnante di lingue classiche, incontra un uomo su un treno. Eric sarà il suo grande amore e il padre di sua figlia. Un tragico evento che ha luogo quella stessa notte segnerà in qualche modo la sua vita. Il senso di colpa condiziona la vita di Giulietta.
Criseis e Achille
Agamennone, re della Grecia, rapì Criseide (figlia di Crise) e Crise, che era un sacerdote, supplicò tristemente il dio Apollo di intervenire. Dopo questo, Apollo mandò delle piaghe sul popolo di Agamennone, compresa la peste e il colera. Allora Agamennone capì che per risolvere tutto il conflitto doveva consegnare Criseida a suo padre il sacerdote, e così in una nave mandò Criseida. Ma dopo questo, Agamennone tolse ad Achille la sua schiava preferita e la sua ricompensa, che era Briseis (cugina di Criseis). Con questo atto, Achille si arrabbiò con Agamennone e decise di non combattere per la sua terra. Tutto questo risultato può essere visto alle pagine 3, 4, 5, 6 e 7.
– Nella lettura si può vedere come l’orgoglio umano entra in vigore tra il conflitto di Agamennone e l’opposizione che nessun altro può godere di Criseis. Pagina 6, righe 116,118,119,120. Anche nella lettura possiamo vedere l’onore come un valore umano, che è presentato nel fatto che Achille desidera vendicare la morte di suo cugino/amico Patroclo, e dichiara che andrà dietro a Ettore non importa quale morte lo aspetta, come nemmeno il grande Ercole poteva sfuggirgli. Pagina 322 alle righe 115,116,117,118 e alle righe 334,335 e 336 a pagina 328.
Crisi
Il re Agamennone ordinò ai suoi araldi Taltibio ed Eurybates di prendere Briseis da Achille come risarcimento. Achille fu offeso da questo sequestro e, di conseguenza, si ritirò dalla battaglia, alla quale non sarebbe tornato fino alla morte di Patroclo.
La ritirata di Achille nella sua tenda è il primo evento dell’Iliade di Omero. Con Achille fuori dal conflitto, i Troiani godettero di un periodo di successo. Dopo il ritorno di Achille in battaglia, Agamennone gli restituì Briseis.
In Troy (2024, diretto da Wolfgang Petersen) Briseis è interpretata dall’attrice Rose Byrne. Tra gli altri grandi cambiamenti rispetto al riferimento omerico, Briseis è resa una principessa troiana, cugina di Ettore e Paride, sacerdotessa del dio Apollo e quindi vergine. Uccide anche Agamennone.
Briseida
Criseida è la figlia di Crise, da cui prende il nome, sacerdote di Apollo nella città di Crisa, a Troade. Il suo vero nome è Astynome. Fu rapita dai greci durante una spedizione contro la città di Tebe, Mysia, dove si trovava con Ifinoe, sorella del re Eetrione, e data ad Agamennone come parte del bottino.
Suo padre andò a reclamarla dal re, ma il re rifiutò. Crise pregò allora Apollo di mandare ai greci una piaga per costringerli a tornare sulla loro decisione, e il dio lo ascoltò. I greci costrinsero Agamennone a restituire Criseis, ma il re pretese in cambio la consegna di Briseis, provocando così la rabbia di Achille.
Secondo una tradizione, Crise restituì volentieri la figlia ad Agamennone perché era stata trattata bene. Criseis ebbe due figli da lui: Ifigenia e Crise, dal nome di suo nonno.