Da quale montagna nasce il fiume arno

Fiumi d’Italia

Il “padre della lingua italiana” conosceva bene la valle del Casentino, infatti nel 1310 fu ospite dei Conti Guidi nella residenza del Castello di Poppi, opera maestosa che domina tutta la valle. Qui si dice che abbia scritto il XXXIII canto dell’Inferno. Si tratta di uno dei canti più famosi della Divina Commedia, che ruota attorno alla figura del conte Ugolino della Gherardesca, al quale la famiglia Guidi sarebbe imparentata per matrimonio. Ospite dei Conti Guidi, il Sommo Poeta conobbe le meraviglie architettoniche della valle, come i Castelli di Romena e Porciano.

Si parla molto di Romena e della storia di Mastro Adamo, un falsario al soldo degli stessi conti che fu bruciato vivo in un luogo che, proprio per questo fatto, prende il nome di Omomorto.

L’Archiano e le sue rive sono menzionate nel canto V del Purgatorio, quando Bonconte da Montefeltro morì nel punto in cui l’Archiano sfocia nell’Arno. Il Canto V del Purgatorio mostra le bellezze del Casentino che affascinarono il poeta, e tra queste non può mancare uno dei punti panoramici più belli di tutta la valle: Pratomagno. Questo massiccio separa il Casentino dal Valdarno ed è un vero monumento naturale per i casentinesi. Situato di fronte al Monte della Verna, sulla sua cima si erge, iconica, l’enorme croce di ferro costruita nel 1928 in onore di San Francesco.