Cose meno in analisi grammaticale
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Analisi morfologica delle parole
Una locuzione verbale è un elemento lessicale, cioè un gruppo composto da due o più parole che si comportano semanticamente e sintatticamente come una sola parola: “Si noti quindi che il significato delle locuzioni verbali non è il risultato della combinazione delle loro parti. Per esempio, caer gordo (a qualcuno) significa “essere sgradevole o antipatico a qualcuno”.
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Le locuzioni verbali e le locuzioni di qualsiasi tipo (nominali, aggettivali, avverbiali, ecc.) sono incluse nei dizionari come tali. Di solito si mettono alla fine della voce e si indica che si tratta di una locuzione.
Formalmente, le perifrasi terminano sempre in una forma non personale (infinito, gerundio, participio); tuttavia, raramente una locuzione termina in una forma non personale (se ciò accade, di solito è un infinito o un participio in funzione aggettivale. Uno appare negli esempi (dejó caer), ma non ha valore temporale o modale.
Analisi morfologica online
Per eseguire un’analisi grammaticale di un testo formale, le parole sono divise in classi. Quattro di esse sono variabili, di una classe aperta (si possono inventare nuove parole e una parola può essere derivata da un’altra), e le altre quattro sono invariabili, di una classe chiusa (l’inventario è fisso).
L’avverbio è una parola usata per esprimere il modo o la circostanza di un’azione o di una descrizione. Gli avverbi più comuni sono quelli che descrivono il modo, il luogo e il tempo di un evento.
e) quantificatori determinati e indeterminati: due, tre, primo, secondo, molti, uno, ciascuno, ogni, qualsiasi.
d) pronomi oggetto preposizionali: io, voi, voi, voi, lui, lui, lei, lei, voi, noi, noi, voi, voi, voi, loro, loro.
Le preposizioni sono parole che si usano per collegare e mettere in relazione un elemento nominale (nome, infinito o quella frase) con altre parti della frase. Le frasi introdotte con una preposizione possono servire come complemento verbale o sono usate per portare un’altra funzione nella frase (per esempio aggettivale, temporale, destinazione, origine, luogo, ecc.)
Analisi morfologica e sintattica
a) Avverbi di enunciazione, o illocutivi (preformativi o realizzativi): i più periferici, occupano una posizione assoluta iniziale o finale esterna alla frase e hanno una funzione particolarmente pragmatica, orientata verso il destinatario o il mittente (francamente, sinceramente) o verso il codice (testualmente, concretamente, letteralmente, come le locuzioni parallele del tipo de paso, en resumen o il primo, secondo computer). Sono separati dal segno ortografico virgola: Francamente, non ti capisco.
b) Avverbi di cornice o avverbi circostanziali scenici: anch’essi esterni alla frase ma meno periferici, servono a indicare la cornice spaziale o temporale del predicato: actualmente. Se appaiono con un avverbio di enunciazione, quest’ultimo lo precede: Sinceramente, ora c’è sempre meno tempo per pensare.
c) Avverbi di modus o di modalità, o attitudinali: esprimono l’atteggiamento del parlante in relazione al valore di verità del contenuto proposizionale della frase (probabilmente, sicuramente), o per limitare o rafforzare il valore di verità dell’affermazione (presumibilmente, indubbiamente); e le locuzioni in verità, in realtà.
Esercizi di analisi morfologica
Proposta di analisi di una frase interrogativa (John ha restituito il libro?), che non può essere scomposta in soggetto+predicato giustapposti, e che richiede regole più complesse di Qu-movimento e tracce sintattiche.
Inoltre, gli studenti hanno spesso problemi a distinguere tra complementi sostantivati e complementi verbali e spesso confondono anche la funzione sintattica e il significato. Per esempio, hanno difficoltà a capire che un complemento che indica il luogo per il significato è un CN (complemento preposizionale sostantivato) di funzione sintattica e non un CC di luogo, perché confondono i complementi verbali con quelli sostantivati, e il ‘significato’ con la ‘funzione sintattica’. Per esempio, in “la chimenea de mi casa está atascada” identificheranno “de mi casa” come complemento circostanziale di luogo, quando in realtà non è un complemento verbale, ma un complemento sostantivato, più precisamente un complemento CN o preposizionale del nome. In linea con questo tipo di errore, confonderanno anche facilmente il CN con il CRég e viceversa.