Cosa vuol dire pronomi numerali
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Pronomi numerici cardinali e ordinali
I “pronomi” riflessivi riflettono l’azione verbale verso il soggetto; cioè, colui che compie l’azione verbale (soggetto) è lo stesso di colui che la riceve (oggetto). Tecnicamente, i riflessivi sono anafore, poiché, a differenza dei pronomi genuini, richiedono un antecedente nel dominio sintattico locale. Le forme di questi riflessivi sono:
I pronomi relativi si riferiscono a un referente o antecedente già noto all’interno della frase (eccezionalmente, non appare all’interno della frase). Quando l’antecedente (sostantivo o frase sostantiva) appare nella frase, si chiama antecedente espresso. Se l’antecedente a cui la clausola relativa si riferisce non appare esplicitamente, si parla di antecedente omesso.
Si noti che il numero nelle frasi precedenti può apparire seguito o meno da un sostantivo, la teoria del sintagma determinante postula che non c’è differenza tra determinanti numerali e pronomi numerali, e che il sostantivo che segue è solo un complemento sintattico di un sintagma determinante diretto dal numero. Questa teoria ha il pregio di economizzare la spiegazione ed elimina una distinzione inutile e oscurante tra l’uso determinativo e l’uso pronominale di un numero.
Frasi con pronomi numerali moltiplicativi
Si noti che il numero nelle frasi precedenti può essere seguito o meno da un sostantivo, la teoria del sintagma determinante postula che non c’è differenza tra determinanti numerici e pronomi numerici, e che il sostantivo che segue è solo un complemento sintattico di un sintagma determinante con a capo il numero. Questa teoria ha il pregio di economizzare la spiegazione ed elimina una distinzione inutile e oscurante tra l’uso determinativo e l’uso pronominale di un numero.
Esempi di pronomi cardinali
I pronomi educati sono considerati pronomi di terza persona, come tali si coniugano con la forma di terza persona del verbo (singolare e plurale), quando sono oggetti diretti (dichiarati apertamente o impliciti) sono considerati determinati (vedi coniugazione definita).
Il pronome reciproco è egymás e si traduce con ‘sì’, ‘l’un l’altro’, ‘nos, os, se’. Lo stesso pronome è usato indipendentemente dalla persona. Egymás è declinato come un sostantivo regolare, quando è l’oggetto diretto, è considerato determinato.
Un pronome dimostrativo più letterario è e. Questo pronome è usato solo in modo attributivo. È regolare a differenza del suo omologo ez, non è declinato e il sostantivo che modifica non è preceduto dall’articolo determinativo.
I pronomi ilyesmi ‘una cosa del genere, qualcosa come quella (come questa)’ e olyasmi ‘qualcosa come quella (come questa)’ sono pronomi dimostrativi. Sono molto comuni nell’uso colloquiale e vengono declinati come sostantivi regolari.
La prima frase ha il senso che qualsiasi tipo di persona può venire alla conferenza, la seconda che la conferenza è aperta a tutti, cioè la prima frase dice più sul pronome soggetto, la seconda dice più sulla situazione.
Frasi di esempio sui pronomi numerici
D’altra parte, quando si tratta di tradurre problemi scritti in aritmetica o algebra, diventa cruciale capire i diversi significati, perché “un quinto dei miei risparmi” non è lo stesso che “cinque volte i miei risparmi”.
Questa è una tabella con la scrittura dei primi numeri cardinali e alcuni esempi dei successivi. Noterete che dal 31 in poi, quelle che non sono decine esatte sono scritte in parole separate:
Per esempio: il primo testo che ho scritto nel blog si chiama “L’inizio”, nel secondo ho scritto sul “Pensiero logico” e nel terzo sul “Senso dei numeri”, poiché li considero entrambi i due pilastri di un buon rapporto con la matematica.
XXV Anniversario dovrebbe essere letto come “venticinquesimo anniversario” o “venticinquesimo anniversario”. È meno corretto dire “venticinquesimo anniversario” (anche se è chiaro ciò che vogliamo esprimere) ed è sbagliato dire “venticinquesimo anniversario” perché, come ho detto nell’esempio del piano dell’edificio, dobbiamo evitare di confondere il modo di esprimere un ordinale con quello di esprimere un frazionario quando non sono lo stesso. Alla fine della voce metterò una tabella comparativa per rendere più chiare le differenze e le somiglianze.