Cosa fa un cromatologo

La climatologia[1] è la scienza o la branca della geografia e delle scienze della terra che si occupa dello studio dei fenomeni meteorologici e delle loro variazioni nel tempo cronologico. È stato un argomento di geografia fin dai suoi inizi: Claudio Tolomeo, nel suo libro Geographia, ne dedica un terzo alla variazione zonale dei climi sulla superficie terrestre.

Anche se utilizza gli stessi parametri della meteorologia (la scienza che studia il tempo atmosferico), il suo obiettivo è diverso, poiché non mira a fare previsioni immediate, ma a studiare le caratteristiche climatiche a lungo termine.

Molte attività umane dipendono dalle condizioni atmosferiche, dall’agricoltura a una semplice passeggiata in campagna. Ecco perché è stato fatto un enorme sforzo per prevedere il tempo sia a breve che a medio termine.

Quando una regione, una città, una collina, ecc. ha un clima che si differenzia dal clima zonale, si dice che è un “topoclima”; questo è caratterizzato dal fatto che è largamente influenzato dallo stato locale del resto dei fattori geografici (geomorfologia, idrografia, ecc.). Inoltre, si chiama microclima un microclima che non ha divisioni inferiori, come in una stanza, sotto un albero o in un particolare angolo di strada. Determina, in modo fondamentale, le caratteristiche principali dell’architettura bioclimatica.