Cosa fa nella vita pier paolo del grande fratello
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Ragazzi del ruscello
È uno degli artisti più rinomati della sua generazione, così come uno dei registi più venerati nella filmografia del suo paese. Si distinse anche come attore, giornalista, filosofo, romanziere, drammaturgo, pittore e figura politica.
Dopo l’estate a Casarsa, nel 1941 pubblica la sua prima raccolta di poesie in friulano, Versi a Casarsa. Il lavoro fu apprezzato e notato da intellettuali e critici come Gianfranco Contini, Alfonso Gatto e Antonio Russi. Anche i suoi dipinti sono stati ben accolti. Pasolini fu caporedattore della rivista II Setaccio, ma alla fine fu licenziato a causa di conflitti con il direttore, che era allineato con il regime fascista. Un viaggio in Germania lo aiutò anche a percepire lo stato “provinciale” della cultura italiana dell’epoca. Queste esperienze diedero a Pasolini nuove intuizioni sulla sua visione della cultura politica del fascismo e iniziarono gradualmente la sua posizione comunista.
Sei giorni dopo Pasolini e altri fondarono l’Accademia friulana della lingua (Academiuta di lenga furlana). Nel frattempo il padre di Pasolini, Carlo Alberto, che portava animali domestici in Italia dal Kenya, fu arrestato nel novembre 1945 in occasione della morte di Guido. Rimase a Casarsa, la città natale di Susanna. Sempre a novembre, Pier Paolo Pasolini si è laureato dopo aver presentato la sua tesi finale sulle opere di Giovanni Pascoli.
Accattone
PierPaolo ci racconta gli anni dell’infanzia e della giovinezza di Pier Paolo Pasolini, attraverso i personaggi principali della sua vita: il padre Carlo Alberto, con il quale ha un difficile rapporto di amore-odio; la madre, alla quale sarà molto legato fino ai suoi ultimi giorni, hanno anche vissuto insieme nella stessa casa; il fratello minore Guido, che si unisce ai partigiani durante la seconda guerra mondiale e finisce assassinato in strane circostanze; il delicato rapporto sentimentale e di amicizia con due donne: la violinista Pina Kalz, rifugiata di guerra, e la maestra María, che fa coppia fissa con lui; e la sua profonda infatuazione per un contadino di nome Toni, amicizia che manterrà per tutta la vita.
PierPaolo ci porta anche attraverso i luoghi che hanno segnato la sua vita (Belluno, Casarsa della Delizia, Scandiano, Conegliano, Sacile, Parma, Idria, Bologna, Versutta…) poiché fin dalla nascita, Pasolini, divenne nomade a causa degli spostamenti di città in città, perché suo padre era un ufficiale dell’esercito e ogni pochi mesi veniva nominato in nuove caserme.
Pier paolo pasolini – wikipedia
In un’intervista del 31 ottobre 1975, alla vigilia del suo assassinio, gli fu chiesto quale fosse la sua qualifica professionale preferita, alla quale rispose senza mezzi termini: “Nel mio passaporto scrivo semplicemente come scrittore”.
Come scrittore, si dedicò a Petróleo, la sua opera postuma e incompiuta. In esso racconta la vita di un uomo ossessionato dal proprio erotismo estremo. Descrive alcune esperienze omosessuali, tra cui una spettacolare orgia del protagonista con 20 ragazzi proletari in un campo aperto alla periferia della città.
Il vangelo secondo San Giovanni
Cosa avrebbe pensato nel vedere diventare presidente un uomo d’affari corrotto come Berlusconi, che ha costruito gran parte del suo impero politico ed economico su una televisione privata, ma alienante, volgare e mercificata come la vecchia RAI (che, tra l’altro, controllava anche lui)? D’altra parte, la presenza di Pasolini nei media fu costante durante tutta la sua carriera. È forse uno degli scrittori italiani più fotografati e filmati del dopoguerra italiano. È vero, però, che in più di qualche occasione è apparso nei media e si è dedicato a squalificarli. La maggior parte di noi si censura – in misura maggiore o minore – per vivere in società ed essere accettati dagli altri: bisogna dire che il grado di autocensura di Pasolini era molto basso.
“Oggi la libertà sessuale della maggior parte delle persone è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, una voglia sociale, una caratteristica inalienabile della qualità della vita del consumatore” -Pasolini.
Di nuovo, è difficile non essere d’accordo con l’intuizione di Pasolini sulla sessualità che diventa solo un’altra merce. La frase – con molte sfumature – è ancora valida oggi: forse più valida oggi che ai suoi tempi. Pasolini cercava una libertà “autentica”, non mediata. Una libertà, se volete, pura.