Come si risponde quando ti dicono in bocca al lupo

Frasi per augurare buona fortuna e successo

Vi siete mai chiesti qual è l’origine del famoso detto “buona fortuna”? Tutti sappiamo che questa espressione è usata come augurio di buona fortuna in occasione di eventi particolari, come un esame, una visita medica, un colloquio di lavoro, ma sappiamo anche da dove viene e cosa rispondere.

Cominciamo col dire che non esiste un’interpretazione univoca sulla nascita di questa lingua, si va dal campo di caccia a Roma antica, e a seconda dell’origine, cambia anche la risposta da dare.

La prima spiegazione è la più diffusa e accettata dall’Accademia della Crusca: l’espressione ha una funzione apotropaica, cioè sarebbe in grado di allontanare ed eliminare le cattive influenze. Le sue radici risalgono a un’antica e diffusa usanza tra i cacciatori di augurarsi a vicenda un viaggio di caccia proficuo e senza complicazioni. È un modo superstizioso di augurare bene sfidando una delle incarnazioni più classiche della negatività, cioè il lupo.

Una prima interpretazione si basa sulla lupa capitolina, simbolo della città eterna che custodiva Romolo e Remo nella storia dell’origine di Roma. I gemelli, figli del dio Marte e della vestale Rea Silvia, sono allattati dalla lupa che salva loro la vita. In questo caso, il significato del desiderio cambia radicalmente e il lupo diventa sinonimo di protezione, cura e salvezza. La risposta più appropriata non sarebbe certo “crepi”, ma questo punto diventerebbe un caloroso “grazie” o “viva il lupo!”.