Come si puo sostituire il cremor tartaro

Crema reale di tartaro

Immaginate che oggi siamo pronti a preparare dei dolci fatti in casa. Iniziamo a preriscaldare il forno, mettiamo i nostri ingredienti sul piano di lavoro, li pesiamo, ma wow! alla fine della ricetta ci viene chiesta la crema di tartaro, ma cos’è?

Bene, il cremor tartaro è una polvere bianca, senza un sapore specifico e il cui nome chimico è bitartrato di potassio, un sale acido. Fu isolato per la prima volta nel 1769 dal chimico svedese Carl Wilhelm Scheele, ma si trova naturalmente in molte piante. Era già noto ai greci e ai romani, poiché appariva come un sedimento nelle botti di vino quando il vino veniva invecchiato come sottoprodotto dell’uva, cristallizzando alla base e formando una specie di crosta.

Il cremor tartaro è usato più spesso di quanto ci si renda conto nell’industria alimentare. È l’additivo conosciuto come E-334, e il suo uso si estende principalmente come uno degli ingredienti del lievito chimico usato nella panificazione, nell’industria vinicola come correttore dell’acidità del vino, così come nella produzione di bevande gassate come la soda. Anche in caramelle, dolciumi, gomme da masticare, conserve vegetali, marmellate, sottaceti, salse, sughi, zuppe disidratate e altri prodotti.