Come si chiamano i capitoli del corano
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Frasi coraniche in inglese
La “zona paludosa” (Yam suph)[6] (registrata nella Torah ebraica come luogo di sosta temporanea) nei racconti dell’Esodo degli Israeliti, diventa il leggendario attraversamento del Mar Rosso (Corano 26:52-68)[7](Aivazovsky)
La pagina destra dello Stanford Binary Manuscript ’07. Lo strato superiore è costituito dai versetti 265-271 della Sura Al-Baqara. Il doppio strato rivela le aggiunte fatte nel primo testo del Corano e le differenze con il Corano di oggi.
L’origine del Corano ha generato molte controversie perché gli studiosi islamici partono dal presupposto che il Corano sia un testo divino e incorrotto[nota 1], mentre gli studiosi lo vedono come un testo umano come qualsiasi altro[9].
Tra le ragioni offerte per la critica della dottrina del “Corano eterno” c’è la sua implicazione di “unicità di Dio”. Il pensiero che il Corano sia la parola eterna e increata di Allah e che sia sempre esistita accanto a Lui potrebbe portare a un concetto pluralista della natura di questa divinità. Preoccupati dal fatto che questa interpretazione sembra riecheggiare il concetto cristiano della “parola eterna di Yahweh” (Logos), alcuni musulmani, e in particolare i Mutazilis, hanno rifiutato la nozione di eternità del Corano. Tuttavia, molti musulmani oggi sono dell’opinione che questa visione mutazilista sia il prodotto di una profonda incomprensione della natura stessa del Corano e della sua relazione con il tawhid.
Quali sono i cinque pilastri dell’Islam?
Il Corano, il libro che i terroristi islamici citano per giustificare le loro atrocitàCredit: Shutterstock “La guida alla Jihad”. Molti musulmani la chiamano così, considerandola la loro salvezza. Il loro modo di raggiungere Allah, a qualunque costo. Questi sono i versetti del Corano che milioni di islamisti recitano a memoria, come una litania infinita in arabo. E con cui giustificano le loro atrocità.
Il Corano (Alcoran, Quran o Koran, secondo la traduzione) è diviso in 114 surah, ognuna delle quali è a sua volta diversificata in vari versi esplicativi (aleyas). Le sure – le lezioni o capitoli in cui è diviso il “Sacro Corano” – sono il manuale per rispettare le regole dell’Islam. Un’enumerazione di essi dimostra la violenza che una gran parte di essi trasmette ai suoi seguaci.
Tale è la rigidità del Corano che i suoi capitoli non possono essere tradotti nelle liturgie. Possono essere letti solo in arabo, la lingua originale di Maometto. Un’analisi dettagliata delle sue sure dimostra il contenuto violento che ispira i terroristi islamici, i fanatici che si “martirizzano” per la jihad. I fondamentalisti che hanno preso d’assalto il teatro Bataclan lo hanno fatto al grido di “Allah è grande”. Hanno aperto il fuoco sugli spettatori e sono stati uccisi ore dopo.
Qual è il libro sacro dell’Islam?
Maometto predicava i testi che aveva ricevuto per rivelazione, recitandoli e facendoli recitare ai suoi seguaci, che li conservavano a memoria e talvolta li copiavano per iscritto. Tutti i tipi di supporti venivano utilizzati per questo: foglie di palma, frammenti di ossa, pelli di animali, scapole di cammello, ostraca o qualsiasi altro oggetto simile su cui scrivere. Appartenendo a una cultura di tradizione orale, non sarebbe stato difficile per i seguaci della nuova religione memorizzare testi brevi, ben rimati e ritmati; essi sarebbero stati senza dubbio facilmente impressi nella loro memoria.
I temi generali del Corano e molte delle storie illustrative condividono elementi e contenuti con le scritture cristiane (come la leggenda dei sette dormienti) ed ebraiche, anche se spesso sono sviluppati in modi diversi. Molti dei dettagli delle storie sui primi profeti assomigliano di più alle versioni trovate negli apocrifi ebrei e cristiani che a quelle trovate nella Bibbia. Il Corano stesso afferma di essere venuto a confermare il contributo delle Scritture precedenti e cita la Torah, i Salmi e i Vangeli, oltre ad alludere a una “Foglie di Abramo”. Il monoteismo coranico è nella stessa tradizione del giudaismo, e ci sono molte immagini ed espressioni che si trovano nel Corano e nella tradizione biblica. Infatti, i contemporanei del primo Islam consideravano l’Islam come un’altra setta derivata dal ceppo biblico.
Il Corano e la Bibbia
Un’indagine obiettiva della storia dell’Islam mostra che il Corano, questa meravigliosa Scrittura, è stato il più grande miracolo e la principale arma brandita dal Profeta (B.P.) nel suo compito di diffusione.
I maestri della lingua, i poeti e gli oratori dell’epoca e dopo furono sopraffatti dall’eloquenza del Libro, dalla sua straordinaria espressività, dalla sua attrazione e saggezza. Tutti gli arabi – per i quali la coltivazione della lingua era come una religione – confessarono che mai era stata presentata un’esposizione così sublime come la sua.
L’impressione, l’influenza e l’attrazione del Corano sul popolo erano tali che anche i peggiori nemici di Muhammad (B.P.), ascoltando alcuni dei suoi versi, tremavano per l’impressione che faceva su di loro.
Per risolvere il problema della crescente influenza dell’Islam, i Quraishiti andarono da Uthalid, uno dei giudici degli arabi. Era un uomo che ha risolto molti dei problemi della comunità e ha anche goduto di una grande fortuna.