Come galileo dimostra la teoria copernicana

Galileo Galilei e la chiesa

Ci sono due fasi distinte nella sua vita: quella di Pisa, dove rimase fino al 1600 circa, e quella di Padova. A Pisa pose le basi della dinamica moderna (lo studio del pendolo e della caduta libera dei corpi nel vuoto), che sarà poi completata da Newton.

Nel 1609 apprese che in Olanda avevano inventato un tubo amplificatore, basato su lenti. Nel giro di tre mesi costruì il suo primo telescopio, che utilizzò subito per l’osservazione astronomica.

Nell’estate del 1612, Galileo osservò, con l’aiuto del suo telescopio in proiezione, la presenza e l’evoluzione delle macchie solari, che contraddicevano l’immutabilità del Sole. La figura 5 mostra un disegno originale di Galileo e sotto (figura 6) una fotografia moderna dello stesso fenomeno.

Per fare queste osservazioni, Galileo proiettava l’immagine reale dal suo telescopio su uno schermo, poiché guardare direttamente il Sole (anche ad occhio nudo) brucia la retina.

Osservò anche che il modo in cui le fasi apparivano poteva essere spiegato solo dal modello copernicano (figura 7), perché se la Terra veniva considerata al centro (figura 8) le fasi corrispondenti erano completamente diverse da quelle osservate.