Chi sono i tre gradi di giudizio
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Esempi di livello convenzionale
Mentre Piaget ha descritto lo sviluppo morale in due stadi, Kohlberg descrive tre livelli di sviluppo con due stadi ciascuno, per un totale di sei stadi che estendono la concezione dello sviluppo morale come un processo continuo che si verifica durante la vita.
La teoria di Kohlberg sul ragionamento morale si basa su una serie di dilemmi che sono stati presentati ai partecipanti dopo di che sono stati intervistati per determinare il ragionamento dietro i loro giudizi in ogni dilemma.
Questo farmaco è stato sviluppato da un farmacista locale e Heinz cerca di comprarne un po’, ma il farmacista gli fa pagare 10 volte i soldi che costa il farmaco, Heinz non ha abbastanza soldi per pagare.
Kohlberg ha identificato tre livelli distinti di ragionamento morale, ognuno con due sotto-stadi, e gli individui possono passare attraverso questi livelli solo nell’ordine dato. Ogni nuova tappa sostituisce il ragionamento tipico della tappa precedente.
Questo stadio si concentra sul mantenimento dell’ordine sociale, l’individuo diventa consapevole delle norme più universali della società, quindi i suoi giudizi morali si preoccupano di obbedire a queste regole per sostenere la legge ed evitare la colpa.
Morale preconvenzionale
Di conseguenza, implicitamente, lo stesso PC ammetterebbe che, al di là dei casi di dissenso ammessi come inapplicabili, ci possono essere casi in cui il sistema penale riconosce la rilevanza scusante del dissenso; e di conseguenza, ammetterebbe il presupposto fondamentale di questa proposta, cioè che la norma si costituisce come una ragione logica la cui legittimazione, in un sistema democratico, deriva dalla sua pretesa di razionalità e dal superamento razionale e non solo imposto di conflitti di ragioni.
Il cambio di paradigma su cui costruire la base legittimante della colpa (concetto materiale di colpa) ci invita a pensare che, sulla base di una nuova base di colpa, si potrebbe anche avviare una revisione del concetto formale di colpa e delle sue conseguenze.
Nel caso del concetto di ius puniendi, il comportamento conforme alla norma penale costituisce la base della colpevolezza come elemento dogmatico del reato. Il giudizio di applicabilità sarà fatto in senso positivo confrontando il modello giuridico ideale del destinatario della norma basato sul concetto o modello di persona proposto – il modello paradigmatico – con la situazione e le caratteristiche personali del soggetto reale. A tal fine, proponiamo un modello di giudizio, che sarà realizzato su tre livelli:
Esempi dei 3 livelli di kohlberg
Tutti noi abbiamo sviluppato una nostra moralità unica e non trasferibile: valori che non solo separano “sbagliato” da “giusto” nel mondo astratto, ma influenzano anche i nostri comportamenti, percezioni e pensieri. Potremmo anche dire che può essere così interiorizzato da influenzare le nostre emozioni. Uno dei modelli più importanti e influenti che tentano di spiegare lo sviluppo della nostra moralità è la teoria dello sviluppo morale di Kohlberg.
D’altra parte, poiché tutti abbiamo una morale, stabilirne una universale è sempre stata una delle grandi questioni che ha preoccupato una moltitudine di filosofi e pensatori. E possiamo osservare dalle prospettive kantiane della morale, basate sul beneficio di gruppo, a quelle utilitaristiche, ispirate al bene individuale.
Occasionalmente, nonostante la visione egoista di questo stadio della teoria dello sviluppo morale di Kohlberg, l’individuo può pensare che sia giusto soddisfare i bisogni degli altri. Ma solo quando c’è una reciprocità pragmatica o una garanzia di essa. Cioè, il pensiero che se io faccio qualcosa per un altro, l’altro dovrà fare qualcosa per me. Questo stadio è un po’ più complesso del precedente, perché l’individuo non delega più ad un altro la costruzione della sua moralità, anche se le ragioni sono ancora semplici ed egoiste.
Il livello preconvenzionale di Kohlberg
Lo stadio in cui le regole sono rispettate per obbedienza e paura della punizione. Non c’è autonomia ma eteronomia: agenti esterni determinano cosa fare e cosa non fare. È lo stadio dell’infanzia, ma ci sono adulti che rimangono in questo stadio per tutta la vita: per esempio, il delinquente che è trattenuto solo dalla paura.
A questo livello, le persone vivono identificate con il gruppo; vogliono rispondere favorevolmente alle aspettative che gli altri hanno su di loro. Identificano come buono o cattivo ciò che la società considera buono o cattivo. Questo livello integra la fase 3 e la fase 4.