Chi sono i partecipanti della caserma
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Quartier generale militare
La seconda disposizione finale della legge 85/1978 del 29 dicembre 1978 autorizza il governo a emanare, nello sviluppo della stessa, le disposizioni necessarie per adattare le regole di vita delle unità militari ai principi generali della suddetta legge.
Tutte le disposizioni di rango uguale o inferiore che si oppongono alle disposizioni del presente decreto reale sono abrogate. Il Ministero della Difesa pubblica, prima del 1° gennaio 1984, la tabella delle disposizioni abrogate.
L’Esercito, nell’ambito delle missioni generali stabilite per le Forze Armate nella Costituzione, ha il compito di raggiungere, sia in pace che in guerra, per mezzo della dissuasione o dell’uso della forza, gli obiettivi specifici che gli vengono assegnati.
Composto dal Quartier Generale dell’Esercito, dalla Forza e dal Supporto alle Forze, l’Esercito è organizzato, equipaggiato e addestrato in modo tale da permettere il suo impiego in qualsiasi circostanza, in conformità con le disposizioni della dottrina in vigore.
Il Force Support è l’insieme del personale e dei mezzi delle Forze Armate e dei Servizi le cui attività, fondamentalmente logistiche, sono volte a facilitare, nell’ambito delle rispettive competenze, la massima capacità operativa della Forza. A tal fine, si procurano, mantengono e forniscono, nei modi, luoghi e tempi determinati, i mezzi necessari all’adempimento della missione assegnata.
La storia mi assolverà
Il 26 luglio 1953, un gruppo di giovani cubani guidati dal giovane Fidel Castro si mise in cammino, a rischio della propria vita, per riscrivere la storia politica e sociale di una Cuba oppressa dal regime del dittatore Fulgencio Batista.
La giustezza delle loro idee portò la Generazione del Centenario, come fu conosciuto questo gruppo in onore dell’eroe José Martí, a gettare i semi di quel cambiamento storico che, nonostante il fallimento militare, fece prendere coscienza della necessità di lottare per cambiare la realtà dominante, cosa che i cubani impararono a costruire la loro storia dal 1° gennaio 1959 in poi.
I mali e le miserie di una dittatura caratterizzata da repressione, violenza, persecuzione e l’aggravarsi delle differenze sociali a cui erano sottoposti i cubani, crearono una situazione propizia alla partenza del regime di Batista. Questa fu la strategia politica della lotta iniziata il 26 luglio 1953.
Dalla gioventù ortodossa vennero i primi membri del Movimento, chiamato Generazione Centenaria, a cui si unirono in seguito persone provenienti da vari settori della popolazione: operai, studenti, contadini, professionisti, completamente distaccati dalla politica tradizionale.
Forma il 26 luglio in Messico
Fidel fu catturato il primo agosto ai piedi della Gran Piedra da una pattuglia militare al comando del tenente Sarría che, essendo un’eccezione in quell’esercito, rifiutò di consegnarlo al comandante Pérez Chaumont, portandolo al Vivac di Santiago di Cuba per presentarlo davanti ai giudici. Il comportamento del tenente Sarría ha senza dubbio salvato la vita del leader dell’assalto. Prima, al momento dell’arresto, Sarría aveva dovuto fermare le guardie della sua pattuglia, perché volevano uccidere tutto il gruppo di detenuti, compreso Fidel. Le idee non possono essere uccise”, ha dovuto dire ripetutamente il tenente per convincere i suoi aggressivi subordinati.
In seguito, i cadaveri di alcuni dei combattenti sono stati sparsi in diverse parti della caserma. Altri furono scaricati nelle vicinanze di El Caney e Siboney… anche Songo e La Maya, per simulare la loro morte in combattimento.
Nessuno dubita degli orrendi crimini commessi dai subordinati di Chaviano e Pérez Chaumont, a loro volta ordinati da Batista. Ci sono, d’altronde, prove inconfutabili che lo dimostrano: delle 70 persone che morirono il 26 luglio e nei giorni seguenti per mano della tirannia, solo otto furono uccise in combattimento; il resto dei cadaveri, senza eccezione, mostrava segni di evidenti mutilazioni e torture selvagge.
Assalto alla caserma di legno
La NATO ha un Membership Action Plan, che aiuta i candidati all’adesione a soddisfare una serie di requisiti chiave, fornendo consigli pratici e assistenza mirata.
POLITICA: La NATO promuove i valori democratici e permette ai membri di consultarsi e cooperare su questioni di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, costruire la fiducia e, a lungo termine, prevenire i conflitti.
MILITARE: La NATO è impegnata nella risoluzione pacifica delle controversie. Quando gli sforzi diplomatici falliscono, la forza militare intraprende operazioni di gestione della crisi. Queste operazioni sono condotte in base alla clausola di difesa collettiva del trattato fondatore della NATO (articolo 5 del trattato di Washington) o su mandato delle Nazioni Unite, da sole o in cooperazione con altri paesi e organizzazioni internazionali.
La NATO opera sul principio che un attacco a uno o più dei suoi membri è considerato un attacco a tutti. Questo è il principio della difesa collettiva, sancito dall’articolo 5 del trattato di Washington.