Chi sceglie sophie di uomini e donne
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Una matematica donna che fingeva di essere un uomo
La scelta di Sophie è un libro di William Styron che consiglio spesso. L’ho scoperto da adolescente, in un’edizione di Círculo de Lectores che possedeva mia madre, un paio di decenni dopo che era diventato un bestseller e un decennio dopo l’uscita del film di Alan J. Pakula con Meryl Streep, Kevin Kline (il suo debutto cinematografico) e Peter MacNicole.
Un libro che si legge agilmente, con un inizio meraviglioso e una complessità che si digerisce facilmente, con un narratore, ai margini della ribalta, disegnato abilmente, proprio come il resto dei personaggi. Un personaggio indimenticabile che viene diluito nel film.
Il film del 1982 ha fatto vincere l’Oscar a Meryl Streep. Francamente, se lo merita. Il suo ritratto di una donna polacca, affascinante e spezzata, anche quando è al sicuro in America e amata, è perfetto in tutto. Ma solo per la straziante scena del treno, se lo merita.
Solo uno dei suoi figli ha potuto rimanere al suo fianco, per decisione di un ufficiale sadico. L’altro sarebbe stato separato da lei e sarebbe andato dritto ad incontrare la sua morte da solo. Se non fosse stata in grado di scegliere, rapidamente, in quel preciso momento, sarebbero morti entrambi.
Frasi di Sophie germain
Sophie Tatar decide questo giovedì quale dei suoi pretendenti partirà con lei dal set amoroso di Mujeres y hombres y viceversa (MYHYV). La trista ha cercato l’amore nel dating show per diversi mesi e dopo averci pensato a lungo sembra che l’abbia già un po’ più chiaro. Fede, Álex o Víctor, chi sarà il prescelto?
“Pensavo di avere le cose chiare ma non credo di averle” “Pensavo di avere le cose chiare ma non credo di averle”, disse Sophie con sorpresa di tutti. Mi stai davvero dicendo che in questo momento se dovessi scegliere non lo sapresti”, chiese Emma García, ottenendo la seguente risposta: “No, pensavo che sarebbe stato più facile”.
I contributi di Sophie Germain alla matematica
La scelta di Sophie è un film drammatico britannico-americano del 1982 scritto e diretto da Alan J. Pakula e interpretato da Meryl Streep, Kevin Kline e Peter MacNicol.[1] Ha vinto numerosi premi cinematografici americani e internazionali.
Meryl Streep ha dovuto imparare sia il tedesco che il polacco per interpretare il suo ruolo. Questo film ha segnato il debutto cinematografico di Kevin Kline, precedentemente conosciuto per le sue interpretazioni teatrali, soprattutto in commedie musicali. Fu anche uno dei primi ruoli da protagonista per Peter MacNicol, che era più spesso associato a ruoli di supporto nel cinema e nella televisione che a ruoli da protagonista.
Sophie germain realizzazioni
Katherine Hoch di Pantografas, un progetto che celebra il cinema e la cultura visiva delle donne, condivide un saggio letterario sul film “Portrait of a Woman on Fire”, diretto dalla regista francese Céline Sciamma.
È interessante notare che Céline si considera una sceneggiatrice prima di essere una regista, dato che ha studiato letteratura. Water lilies (2023) è stato il suo primo lungometraggio e sembra essere una sorta di introduzione alla storia che racconta di Marianna ed Eloisa in Portrait of a Woman on Fire. Ha anche diretto Tomboy (2023) e Girlhood (2023), film che, insieme a Water lilies, compongono quella che il regista francese ha chiamato la trilogia dell’infanzia/adolescenza.
Portrait of a Woman on Fire è un film di dettagli. Anche il titolo e il poster hanno senso e mantengono il filo della storia. In breve, la trama riguarda la relazione tra Marianne, una pittrice, e Heloise, che deve essere ritratta per offrire il quadro al suo futuro marito. È anche interessante notare il ruolo di Sophie, la cameriera, una giovane donna che ha il compito di cucinare e ospitare Marianne nella casa gigantesca il cui cortile ha enormi scogliere a picco sul mare. Nelle parole della regista e sceneggiatrice: “Il mio film è un manifesto dello sguardo femminile, parla di come sia possibile guardare qualcuno e farlo in modo diverso, di come possiamo essere radicali, provare nuove emozioni sullo schermo”.