Chi ha detto datemi una leva e sollevero il mondo

Il fulcro di Galileo

La storia dell’eureka ci porta a immaginare Archimede che corre nudo per le strade gridando di gioia per aver scoperto che immergendo un corpo nell’acqua si alza in proporzione perfetta. La felicità del fisico non era solo perché era in grado di dare una risposta adeguata al dilemma del re Hieron II, ma questo è uno di quei casi di autentico piacere intellettuale. È la scoperta stessa, l’idea che nasce in un momento di ispirazione, che scatena un’emozione potente. L’intelletto può anche essere una fonte di fruizione. – Nel pensiero e negli stimoli intellettuali possiamo trovare motivi di felicità.

Con questa idea in mente, possiamo avvicinarci al principio della leva in un modo diverso. La leva è una macchina semplice in cui entrano in gioco potenza, resistenza, forza di appoggio e distanze. Si tratta di applicare una forza meccanica a un oggetto per aumentare la sua velocità, la distanza percorsa o in risposta a una forza in modo da ottenere un equilibrio. Ma il mondo della fisica può essere un riflesso di un mondo interiore in cui applichiamo anche questi principi. Dovremmo allora trovare l’equivalente della potenza, della resistenza, del sostegno e della distanza necessari per pensare dall’interno delle nostre stesse leve.