Chi ha detto datemi una leva e sollevero il mondo
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Il fulcro di Galileo
La storia dell’eureka ci porta a immaginare Archimede che corre nudo per le strade gridando di gioia per aver scoperto che immergendo un corpo nell’acqua si alza in proporzione perfetta. La felicità del fisico non era solo perché era in grado di dare una risposta adeguata al dilemma del re Hieron II, ma questo è uno di quei casi di autentico piacere intellettuale. È la scoperta stessa, l’idea che nasce in un momento di ispirazione, che scatena un’emozione potente. L’intelletto può anche essere una fonte di fruizione. – Nel pensiero e negli stimoli intellettuali possiamo trovare motivi di felicità.
Con questa idea in mente, possiamo avvicinarci al principio della leva in un modo diverso. La leva è una macchina semplice in cui entrano in gioco potenza, resistenza, forza di appoggio e distanze. Si tratta di applicare una forza meccanica a un oggetto per aumentare la sua velocità, la distanza percorsa o in risposta a una forza in modo da ottenere un equilibrio. Ma il mondo della fisica può essere un riflesso di un mondo interiore in cui applichiamo anche questi principi. Dovremmo allora trovare l’equivalente della potenza, della resistenza, del sostegno e della distanza necessari per pensare dall’interno delle nostre stesse leve.
Datemi una leva e muoverò il mondo
In fisica, la leva è una macchina semplice la cui funzione è quella di trasmettere una forza. Consiste in una barra rigida che può ruotare liberamente intorno a un fulcro, e viene utilizzata per amplificare la forza meccanica applicata a un oggetto, per aumentare la sua velocità o la distanza percorsa, in risposta all’applicazione di una forza.
In finanza, lo stesso principio ha dato origine alla leva finanziaria come l’effetto che si verifica quando la forza di crescita e la redditività di un’attività è amplificata quando è finanziata a un tasso di prestito inferiore al tasso di rendimento previsto.
Archimede diceva: “Datemi un fulcro e muoverò il mondo”. Cioè, con un fulcro favorevole e la rispettiva leva, è possibile spostare il mondo. Archimede disse questo con la consapevolezza che non esiste un tale fulcro, ma stava usando l’esempio all’estremo per capire la potenza dello strumento.
Il fulcro della leva finanziaria è abbastanza debole; funziona finché tutte le altre variabili rimangono invariate; se la redditività scende o il tasso di interesse sale, la leva ha l’effetto opposto e amplifica le perdite. Un buon esempio degli aspetti negativi della leva finanziaria è la crisi attuale.
Datemi una leva e muoverò il mondo la quinta disciplina
Perché i mercati finanziari si muovono? Qualcuno potrebbe pensare che le azioni di un’azienda sana, ragionevolmente progressista, che produce e distribuisce i suoi prodotti in un ambiente appropriato, dovrebbero mantenere il loro prezzo crescente, ma non è questo il caso.
La prima massima del catechismo dell’investitore applicato è che se i mercati fossero efficienti, gli investitori farebbero l’elemosina e la seconda è che il prezzo è ciò che si paga per un’azione; il valore è ciò che si ottiene.
Gli analisti, quei professionisti che proiettano nel futuro la giustificazione di ciò che è successo nel passato nel tentativo di trovare il giusto valore delle attività, pensano che l’analisi di un’azienda riguardi tanto la sua gestione e i suoi bilanci quanto quell’amalgama di indefinite variabili eteree che circondano il titolo e che sono quelle che davvero danno o tolgono valore.
Frase della leva di Archimede
Archimede stabilì i principi della leva. La sua frase “Datemi un fulcro e muoverò il mondo” è universalmente conosciuta, indicando che la leva è capace di moltiplicare la forza. La leva può sollevare qualsiasi peso, per quanto grande possa essere, purché si trovi un fulcro adatto.
– Già nella preistoria si usava per amplificare il colpo di asce e martelli e per trasportare materiali su bastoni che venivano tenuti a mano da un lato e trascinati per terra dall’altro.