Chi fu condannato dal concilio di nicea
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Cosa accadde al Concilio di Nicea
Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa, Chiese ortodosse orientali, Chiesa assira d’Oriente, Chiesa battista riformata, Chiesa presbiteriana ortodossa, Chiesa riformata, Chiesa luterana e Chiesa anglicanaConvocata da
Il Concilio di Nicea I (o Primo Concilio di Nicea) fu un sinodo di vescovi cristiani, considerato il primo concilio della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa, che ebbe luogo tra il 20 maggio e il 19 giugno 325 nella città di Nicea in Bitinia nell’Impero romano. Questa città è oggi chiamata İznik in turco e fa parte della provincia di Bursa in Turchia. Fu convocato dall’imperatore romano Costantino I, o meglio fu convocato dal vescovo Osio di Cordova e poi sostenuto da Costantino.[1] È considerato il primo concilio ecumenico. Si suppone che sia stato presieduto dal vescovo Osius di Cordoba, che si ritiene sia stato uno dei legati del papa.[2] I suoi principali risultati furono la risoluzione della controversia.
I suoi principali risultati furono la risoluzione della questione cristologica della natura del Figlio di Dio e della sua relazione con Dio Padre,[3] la costruzione della prima parte del Simbolo Niceno (la prima dottrina cristiana uniforme), l’istituzione dell’osservanza uniforme della data della Pasqua,[4] e la promulgazione del primo diritto canonico.[5] Il concilio di Costantino è considerato il primo concilio ecumenico.
Eresia del Concilio di Nicea
L’imperatore Costantino, dopo la sua vittoria su Licinio, trovò le Chiese orientali invischiate in aspre controversie, sia dottrinali (arianesimo) che disciplinari (la disputa sulla data della Pasqua). Indubbiamente, quella promossa dal sacerdote Arius fu la più importante.
Questo sacerdote alessandrino, ispirato dalla dottrina di Luciano di Samosata, cominciò a predicare che il Logos, la seconda Persona della Trinità, non era eterno, sostenendo che c’era un tempo in cui non esisteva. Fu condannato più volte dal suo vescovo Alessandro e da alcuni sinodi provinciali, come quello di Antiochia nel 324-325. Nonostante queste condanne, Ario continuò a mantenere le sue tesi.
L’imperatore cercò di risolvere la questione, ma senza valutare la reale profondità della disputa dottrinale sull’arianesimo, pensò che fosse una questione minore e cercò di risolverla con un’esortazione amichevole. Inviò lettere al vescovo Alessandro di Alessandria e ad Ario. Osius era responsabile di portare la lettera al vescovo di Alessandria.
Concilio di Nicea pdf
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Il Concilio Vaticano II fu il ventunesimo concilio ecumenico della Chiesa cattolica, il cui scopo principale era la relazione tra la Chiesa e il mondo moderno. Fu convocata da Papa Giovanni XXIII, che la annunciò il 25 gennaio 1959. È stato uno degli eventi storici che hanno segnato il XX secolo.
In confronto, è stato il Consiglio con la più grande e diversificata rappresentanza di lingue ed etnie, con una presenza media di circa 2.000 padri conciliari provenienti da tutte le parti del mondo. Vi hanno partecipato anche membri di altre confessioni religiose cristiane.
Coloro che parteciparono al Concilio di Nicea
Fu la decisione del concilio, formalizzata nel Credo Niceno, che Dio Padre e Dio Figlio erano consustanziali e co-eterni e che la credenza di Ario in un Cristo creato da e quindi inferiore al Padre era eretica. Lo stesso Ario fu scomunicato e bandito. Il concilio fu anche importante per le sue decisioni disciplinari riguardanti lo status e la giurisdizione del clero nella Chiesa primitiva e per stabilire la data in cui si celebrava la Pasqua.
Il Concilio di Nicea, il settimo concilio ecumenico della chiesa cristiana, fu convocato dall’imperatrice bizantina Irene nel 787 per pronunciarsi sull’uso di immagini e icone di santi nella devozione religiosa. A quel tempo esisteva nella chiesa greca un forte movimento noto come iconoclastia, che si opponeva alla rappresentazione pittorica dei santi o della Trinità. Su sollecitazione di Irene, il Concilio dichiarò che, mentre la venerazione delle immagini era legittima e l’intercessione dei santi efficace, la loro venerazione doveva essere accuratamente distinta dal solo culto di Dio.