Chi e rosa di grazia di amici
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Padre Teo
Proprio questo interscambio tra educazione e santità è un aspetto caratteristico della sua figura: è un santo educatore, si ispira a un santo modello – Francesco di Sales – è discepolo di un santo maestro spirituale – Giuseppe Cafasso – e tra i suoi giovani sa formare un santo allievo: Dominic Savio.
San Domenico Savio, che si è lasciato plasmare dallo Spirito e ha risposto con piena generosità alla chiamata universale alla santità, vi aiuti ad essere santi e a riscoprire ogni giorno il valore della vostra persona, in cui lo Spirito di Dio abita come in un tempio.
“Proprio questo interscambio tra ‘educazione’ e ‘santità’ è un aspetto caratteristico della sua figura: è un ‘santo educatore’, si ispira a un ‘santo modello’ – San Francesco di Sales -, è discepolo di un ‘santo maestro spirituale’ – Giuseppe Cafasso – e tra i suoi giovani sa formare un ‘santo allievo’: San Domenico Savio” (Iuvenum Patris, 5).
Fedeli allo spirito di Don Bosco, grande santo e insigne educatore, volete rendere omaggio al Successore di Pietro, confermando la fedeltà del vostro amore e del vostro servizio, in occasione del 25° anniversario della canonizzazione di Domenico Savio, ragazzo dell’Oratorio di Valdocco, allievo prediletto e frutto prezioso dell’opera formativa del figlio di Mamma Margherita.
Miguel Bosé e Ricky Martín – Bamboo (sottotitolata in italiano)
I miei libri (che non sanno che esisto) fanno parte di me tanto quanto questa faccia di tempie grigie e occhi grigi che cerco vanamente nel vetro e che percorro con la mia mano concava. Non senza una logica amara penso che le parole essenziali che mi esprimono sono su quelle pagine che non sanno chi sono, non su quelle che ho scritto. Le voci dei morti mi diranno per sempre. (Jorge Luis Borges) “Miei Libri
I miei libri (che non sanno affattoche io esisto) son parte di metanto quanto questo mio visodalle tempie grigie e grigi occhiche invano cerco nei vetri degli specchie che percorro con la mano cava.Non senza una qualche logica amaraio penso che le parole essenziali dicono di me stiano in quelle fogliche ignorano di me, e non in quelle io ho scritto. Tanto meglio. Quelle vocimorte diranno di me in eterno.
Non essendo più attento al mio sogno, mi guardavo intorno, un giorno fui sorpreso dalla fertile primavera che sorrideva su tutto il vasto campo. Dalle gemme gonfie dei rami spuntavano foglie verdi e fiori gialli, bianchi e rossi rallegravano il paesaggio. Ed era una pioggia di frecce dorate, il sole sulle giovani foglie; i dolci pioppi guardavano il largo fiume nel suo flusso sonoro. Dopo un viaggio così lungo è la prima volta che vedo la primavera, dissi, e poi, declamando: -E poi, mentre camminavo, come uno che sente le ali di un’altra illusione: -Ed ecco che un giorno raggiungerò la mia giovinezza! (Antonio Machado)
Julio Iglesias – Se mi lasci non vale (1976)
Elena D’Amario vive la sua vita sulla strada. Danza nei teatri di tutto il mondo, esprimendo il suo spirito solare e creativo e la sua corporeità esplosiva ed energica. Quando è in tour, si sposta senza sosta da un hotel all’altro, attraverso città e nazioni, prendendo voli, treni e autobus solo per fare ciò che ama di più al mondo: ballare. E lo fa con tutta la passione di cui è capace.
In questa intervista esclusiva per Grazia, Elena D’Amario parla della sua vita trasformata in danza, del suo amore per il mare, per la sua famiglia e per la sua terra, così come della sua passione per lo shopping e delle chiavi del suo stile.
Elena si lascia ispirare dall’umore del giorno, a seconda dei suoi impegni e anche del suo umore. Interpreta a modo suo qualsiasi cosa decida di indossare, sperimentando qualcosa di nuovo e dandogli un tocco diverso per personalizzare il suo look. Senza sacrificare la qualità dei materiali e la finitura perfetta.
Quando sono arrivato a New York non sapevo parlare una parola d’inglese. Come apprendista, ero isolato mentre cercavo di imparare i passi. Ero solo, lontano dalla mia famiglia e dalla mia casa. Farmi capire da loro non era facile: comunicavo con i sorrisi e con la danza, parlavo attraverso il mio corpo.
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Entonces podemos realmente ser orgullosos de nosotros mismos y abiertamente de aceptar de otros.Confidiamos mucho en Rosa en nosotros mismos y en todos Ustedes. Confiamos mucho en Rosa en nosotros mismos y en todos Ustedes.¿Queremos salvarnos a nosotros mismos y a nuestros hijos? Lucas Kim Woon-hoe.Todos nosotros creyentes debemos reflexionar en nosotros mismos y ser buenos amigos de todas las personas disminuidas” subraya Mons. Lucas Kim Woon-hoe. Sin hacer violencia a nuestros valores y tradicionespodemos construir activamente la paz desarrollando puntos del acuerdo entre nosotros mismos y nuestros adversarios.