Chi e causa del suo mal pianga se stesso proverbio

Proverbi 19 1 spiegazione

I proverbi (ebraico מִשְׁלֵי, Mishlei) sono un libro biblico dell’Antico Testamento e del Tanakh ebraico, che è classificato tra i Libri della Saggezza del cristianesimo, e tra i Ketuvim o “Scritti” del giudaismo. È composto da ampie raccolte di massime o detti di contenuto spirituale, sociale, etico e morale, e si colloca nella Bibbia tra il libro dei Salmi e l’Ecclesiaste, e nella Bibbia ebraica tra i libri di Giobbe e Ruth.

I proverbi sono tradizionalmente attribuiti al re Salomone. I capitoli da 10 a 22, 16 e da 25 a 29 sono attribuiti a Salomone e si può almeno dimostrare, attraverso il loro uso di generi letterari più arcaici come il distico, che sono tra i più antichi del libro. Si fa anche menzione della vita di corte che non può provenire da epoche successive, poiché il tasso di splendore e di fioritura non sarà uguagliato nei regni successivi. Le massime della seconda di queste erano già antiche e ben conosciute al tempo di Ezechia, cioè durante le invasioni assire del 722 a.C. circa.