Che cosa sono i patronimici e gli epiteti
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Poesie con epiteto
L’epiteto (dal greco ἐπίθετον epítheton, neutro di θετος epíthetos, ‘aggregato’) è l’aggettivo qualificativo che evidenzia le caratteristiche e le qualità di un sostantivo (il freddo nella neve, il caldo nel fuoco, l’umidità nell’acqua, tra gli altri), senza distinguerlo dagli altri del suo gruppo.
Gli epiteti esprimono qualità che tutti possono distinguere (nella terminologia tradizionale, “aggettivi qualificativi”), limitandosi a descrivere il referente (mi piacciono le moto grandi) o a definirlo (mi piace la moto grande).
Gli epiteti soggettivi, invece, esprimono la considerazione soggettiva del parlante, basata sul giudizio piuttosto che sull’esperienza. Questo atteggiamento può essere diviso in due sottoclassi principali, gli epiteti apprezzativi (un obiettivo magnifico) e gli epiteti peggiorativi (un film orribile).
Gli epiteti si distinguono perché non ammettono gradi di comparazione o intensità (un castello molto medievale) e tendono ad essere semanticamente legati al sostantivo (ad esempio “valore catastale”, in contrasto con altri valori, come il valore sentimentale, che non ammette, nel contesto, nessun’altra forma di classificazione).
Esempi di epiteti con autore
Nªo obstante, note-se que os jovens aos quais se solicitou que caracterizassem a sua posiçªo especialmente difícil na sociedade, declararam que nªo gostariam que lhes fosse aposto o epíteto de desfavorecidos, devendo sim, no seu entender, ser considerados como pessoas com falta de recursos em vÆrias Æreas, quer se trate do ponto de vista social, educativo,
Va notato, tuttavia, che i giovani ai quali è stato chiesto di descrivere specificamente le loro difficoltà nella società hanno risposto che non volevano essere considerati come “svantaggiati”, ma come persone con una mancanza di risorse in diverse aree, siano esse sociali, educative, culturali, economiche, emotive, psicologiche o fisiche. eur-lex.europa.eu
Epiteto sinonimo
L’epiteto cerca di evidenziare le caratteristiche intrinseche del nome. Per esempio: “Il ghiaccio freddo fece male alla pelle del ragazzo”, “Antonia vide come i suoi ricordi più preziosi bruciarono in mezzo al fuoco caldo”.
È anche interessante notare che gli epiteti erano usati frequentemente nell’antico Egitto. In questo caso, sono stati usati come sostituto di un sostantivo specifico e hanno reso chiare le qualità o le caratteristiche principali del sostantivo. Così, per esempio, si sa che in diversi contesti il termine faraone era talvolta sostituito dall’epiteto “toro vittorioso”.
Oltre a questi due tipi di epiteti, dobbiamo segnalare che ci sono molti altri tipi di epiteti. Così, per esempio, troviamo gli epiteti tipizzanti, che sono quelli che si caratterizzano attribuendo a un nome una qualità che possiede: “ombra nera lunga”.
In secondo luogo, ci sono gli epiteti enfatici che, come indica il loro nome, sono quelli che esagerano una qualità specifica. E poi ci sono anche i cosiddetti epiteti metaforici che si identificano per il fatto che portano intrinsecamente una metafora specifica.
Sostantivo epiteto
All’interno dei diversi stili letterari, appartenenti alla letteratura mondiale, lo stile omerico è quello che nacque nelle epopee greche attribuite a Omero e che più tardi influenzò diversi autori e le loro opere.
Lo stile omerico è composto da un linguaggio formale utilizzato per facilitare la composizione, la memorizzazione e la ricezione perché è ripetitivo e scontato, tipico della letteratura orale. Alcune di queste formule sono:
1. formule ricorrenti: l’alba (“Come l’alba precoce dalle dita di rosa si mostrò”), l’inizio/fine della conversazione (“E parlando, le disse parole alate” / “E avendo così parlato”), tra gli altri.
2. Diomede: un gentiluomo senza macchia, coraggioso e ospitale e il più prudente di tutta la sua età. Per questo motivo è il portavoce della comunità nei momenti più gravi e il successore di Achille quando si ritira dal combattimento.
3. Ettore: combatte per il suo paese e il suo popolo, e il suo amore per sua moglie e suo figlio e la sua comprensione delle debolezze dei suoi compagni, Paride ed Elena, giocano un ruolo importante. Il poeta plasma il proprio ideale di eroe: l’eroe umanizzato che non ignora la grandezza o le debolezze degli altri.