Angolo adiacente quanto misura
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Angoli adiacenti e consecutivi
Un angolo è una figura geometrica formata da due linee rette che condividono lo stesso vertice dell’origine. Adiacente, invece, è un aggettivo che qualifica ciò che si trova accanto a qualcosa.
Un’altra proprietà degli angoli adiacenti è che i loro coseni hanno lo stesso valore, anche se con segno inverso, cioè il loro valore assoluto è lo stesso; per esempio, se prendiamo due angoli adiacenti, uno di 120° e l’altro di 60°, il coseno del primo è uguale al coseno del secondo moltiplicato per -1. I seni di questi angoli, invece, sono uguali.
Se un angolo di 44° si trova accanto a un angolo di 136°, con cui condivide un lato e il vertice, possiamo dire che sono angoli adiacenti (44° + 136° = 180°). Questa qualificazione riguarda entrambi gli angoli, senza impedire lo sviluppo di altre classificazioni. L’angolo di 44°, oltre ad essere adiacente all’altro, è un angolo acuto. L’angolo 136°, invece, è adiacente a questo angolo acuto, ma è esso stesso un angolo ottuso.
Angolo opposto al vertice
Immaginate che la circonferenza sia divisa in 360 parti uguali. Se si tracciano dei raggi dal centro a ciascuno dei punti della divisione, si formano 360 angoli uguali, ognuno dei quali è un angolo di un grado. Questo grado è chiamato grado sessagesimale.
Prima di usare un goniometro, è essenziale localizzare il suo centro. Si trova nel punto medio della linea o diametro che va dallo zero della scala alla divisione di 180°. Il diametro non sempre coincide con il bordo del goniometro.
Angoli adiacenti e opposti al vertice
Alcuni esempi Se un angolo di 44° si trova accanto a un angolo di 136°, con cui condivide un lato e il vertice, possiamo dire che sono angoli adiacenti (44° + 136° = 180°). Il requisito è sempre lo stesso: devono condividere un vertice e un lato e gli altri due lati devono essere linee opposte semidirette.
Complementari: due o più angoli sono complementari se, sommando le loro misure, risultano 90◦. Supplementare: due o più angoli sono complementari, se sommando le loro misure si ottiene 180◦.
Gli angoli supplementari sono due angoli le cui misure si sommano a 180 o . I due angoli di una coppia lineare, come 1 e 2 nella figura qui sotto, sono sempre supplementari. Ma non è necessario che due angoli siano adiacenti per essere supplementari.
Se due lati di un triangolo hanno la stessa misura, allora anche gli angoli opposti sono di uguale misura. In un triangolo, un lato maggiore si oppone a un angolo maggiore. Il valore di un angolo esterno di un triangolo è uguale alla somma dei due angoli interni non adiacenti.
Esempi di angoli adiacenti
Qui ti spiegherò tutto quello che devi sapere sugli angoli: cosa sono, come si misurano gli angoli e tutti i tipi di angoli che esistono, in modo che tu possa capire come calcolare l’angolo formato dalle lancette di un orologio, per esempio, così come tutti gli altri calcoli relativi agli angoli.
La bisettrice di un angolo è la semiretta che divide l’angolo in due parti uguali, passando per il centro. Può anche essere definito come il luogo i cui punti sono alla stessa distanza dai lati dell’angolo:
Per misurare gli angoli con il goniometro, il goniometro viene posto in modo che un lato dell’angolo coincida con la linea orizzontale del goniometro e il vertice dell’angolo coincida con il centro del semicerchio, segnato con una linea verticale. L’altro lato dell’angolo indicherà sulla graduazione del goniometro i gradi dell’ampiezza dell’angolo.
Poiché l’angolo è orientato a destra, abbiamo usato la scala interna, che è quella che inizia a 0º per quell’orientamento. Se l’angolo fosse orientato a sinistra, avremmo usato la scala esterna: