A quanti gradi vanno i colorati
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Temperatura della luce
Questi colori appaiono sempre allo stesso modo, nello stesso ordine e sotto forma di un arco attraverso il cielo, e fanno parte del cosiddetto modello di colore della luce RGB, che mostra tre colori primari, due secondari e due terziari, i sette colori dell’arcobaleno.
L’ordine dei colori che compongono un arcobaleno è sempre lo stesso ed è dovuto al fatto che la rifrazione della luce solare divide il fascio di luce in diverse lunghezze d’onda. Queste diverse lunghezze d’onda corrispondono ai diversi colori con uno spettro specifico.
Così, le lunghezze d’onda più corte appartengono ai colori blu e viola, che appaiono sempre nella parte più corta e bassa dell’arcobaleno, e le lunghezze d’onda più lunghe mostrano il colore rosso. Pertanto, la lunghezza d’onda e la rifrazione della luce mostrano sempre l’ordine di colore di un arcobaleno di rosso, arancione, giallo, verde, blu, azzurro, blu e viola.
Inoltre, va notato che l’angolo di riflessione è diverso per ciascuna delle lunghezze d’onda della luce. Pertanto, l’arcobaleno è un gradiente continuo di colori spettrali in cui ogni colore si fonde con i suoi vicini, in modo che le strisce non possono essere viste molto chiaramente.
Temperatura di colore verde
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In generale, il colore della pelle di un bambino può aiutare a identificare possibili problemi in altre aree del corpo. È importante rilevare e segnalare al medico del vostro bambino i seguenti cambiamenti di colore della pelle:
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Temperatura del colore dello schermo
Quando arriva il momento di scegliere l’illuminazione, una delle cose principali da considerare è il tipo di luce che vogliamo, luce più calda o più fredda. La temperatura di colore è una questione di gusto, tuttavia ci sono diverse ragioni che possono aiutarci a scegliere una luce calda o una luce fredda.
La temperatura di colore potrebbe essere definita come la sensazione percepita dall’occhio umano della tonalità di luce che si può ottenere in un ambiente. La temperatura di colore si misura in gradi Kelvin, che è l’unità usata per misurare il colore della luce. Più alto è il valore Kelvin, più fredda è la tonalità della luce.
Il concetto è teoricamente semplice, pensiamo a un ferro incandescente al quale stiamo applicando del calore, cioè lo stiamo riscaldando. Quando la temperatura del ferro raggiunge circa 1000 gradi Kelvin, il suo colore è rossastro. Se continuiamo a riscaldare il ferro, quando raggiungiamo una temperatura di 2500 o 3000 gradi Kelvin, il colore del ferro è giallastro. Se continuiamo a riscaldare questo ferro, ad una temperatura di 4000 – 4500 gradi Kelvin il colore è un bianco neutro. Se lo riscaldiamo ancora di più, quando arriviamo a 6000 – 6500 gradi Kelvin, il tono che il ferro ha acquisito è un bianco freddo che si avvicina al bluastro. Dobbiamo essere chiari che, quando parliamo della temperatura della luce, stiamo parlando della sensazione che produce nell’occhio umano, non ha niente a che vedere con il calore fisico.
Fotografia a temperatura di colore
La temperatura di colore di una sorgente luminosa viene definita confrontando il suo colore all’interno dello spettro luminoso con quello della luce che verrebbe emessa da un corpo nero riscaldato a una data temperatura. Per questo motivo questa temperatura di colore è espressa in Kelvin, anche se non riflette espressamente una misura di temperatura, poiché è solo una misura.
Lo spettro elettromagnetico divide l’insieme delle onde elettromagnetiche in frequenze (o, in modo inversamente proporzionale a questo, in lunghezze d’onda). La legge di Wien mette in relazione i concetti di lunghezza d’onda e temperatura. Grazie a questa legge, si sa che più alta è la temperatura di un corpo nero, più corta è la lunghezza d’onda a cui emette. A basse temperature, il corpo emette onde lunghe (diventando rosso), mentre man mano che la temperatura aumenta, aggiunge lunghezze d’onda sempre più corte, pur continuando ad emettere lunghezze d’onda lunghe, fino ad emettere l’intero spettro (luce bianca) alla temperatura superficiale del sole (circa 6000 K); se la temperatura aumenta, l’emissione violetta e ultravioletta aumenta, facendo virare il colore verso il blu.